Arriva Hydron, il primo autobus in Italia alimentato a idrogeno: il futuro degli spostamenti pubblici parte da questo veicolo.
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Fabio Magnoni, direttore generale di Rampini Spa, mostra con orgoglio la sua creatura, frutto di sacrificio, tanta dedizione e continua ricerca tecnologica. L’industria Italia è viva e vegeta e non smette di stupire. Anche in questo caso, l’eccellenza italiana si fa notare, con l’introduzione del primo autobus a idrogeno.
In realtà, i modelli di bus presentati sono stati tre: Hydron, Sixtron ed Eltron, che si differenziano per le misure. Tutti i modelli sono a emissioni zero e sono stati concepiti per rispondere alle esigenze delle varie aree urbane. Ad esempio, Eltron, il più piccolo, sarà impiegato per le piccole cittadine. Tutti hanno un’autonomia di circa 300/400 km.
Se Sixtron è un bus elettrico a tre porte e lungo 6 metri, e può portare circa 30 passeggeri, Eltron, che ha 2 porte, ha dimensioni limitate, per un’autonomia di oltre 300 km. Tutti i modelli sono completamenti alimentati a cella combustibile a idrogeno. Hydron, la punta di diamante dell’azienda, ha una lunghezza di otto metri, riesce a trasportare fino a 48 persone e a percorrere addirittura 450 km.
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La Rampini Spa è un’azienda umbra che si è lanciata in questo progetto, rivoluzionando il sistema di trasporto italiano. Sono tutti mezzi a zero impatto e a zero emissioni. Fino ad oggi, già alcuni Comuni avevano adottato autobus a idrogeno, ma acquistati da ditte estere. Hydron è il primo bus made in Italy.
Più di 50 anni di storia, la Rampini è leader nella progettazione e nella produzione di mezzi speciali, autobus per le città dotati di particolari caratteristiche e che montano motori diesel, elettrici e d’ora in poi anche a idrogeno.
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Questo tipo di motorizzazione non accumula energia in una batteria, ma produce nella cella a combustibile mentre il mezzo in moto, grazie alla reazione elettrochimica tra idrogeno e ossigeno. In termini di consumo, un bus del genere consumare la metà rispetto al motore diesel. Inoltre, come accennato, non si inquina perché non si generano gas, polveri o sostanze inquinanti nell’aria, ma solo vapore acqueo.