Sapete riconoscere le conifere? Si tratta di un pino, di un abete o di un larice? Ecco come imparare a individuarle.
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Quante volte vi sarà capitato di fare un’escursione in foresta e non sapere che tipo di alberi avete davanti? Nella maggior parte dei casi, ogni qual volta andiamo in un bosco e ci troviamo un albero davanti pensiamo quasi sempre si tratti di un pino.
Certo, i pini sono alberi estremamente diffusi sul territorio boschivo italiano, ma non esistono solo loro nelle foreste. Molto spesso, infatti, capita di scambiare alcune conifere, come ad esempio gli abeti, per altri alberi appartenenti alla stessa famiglia, come appunto i pini.
Le conifere – il cui significato è letteralmente “portatrici di coni” – sono delle piante dotate delle note pigne, all’interno delle quali si trovano i semi di queste piante, quelli che, nel caso del pino, conosciamo come pinoli. Si tratta di una famiglia di alberi diffusa in tutto il mondo, basti pensare che il 30% delle piante sulla terra è composto da conifere.
Sono degli alberi sempreverdi caratterizzati da delle foglie aghiformi. Crescono molto lentamente a causa della bassa attività di fotosintesi, il che però le rende molto resistenti, soprattutto in quelli ambienti con scarsità d’acqua.
Ma come fare a riconoscerli? Ognuno di questi alberi ha caratteristiche ben definite, motivo per cui basterà conoscerle per imparare a individuare un determinato albero. Vediamo allora come imparare a riconoscere le diverse specie di conifere.
Conifere: come distinguere pino, abete e larice
Le 3 principali specie di conifere presenti sul nostro territorio sono abete, larice e pino. Molto spesso ognuna di queste specie viene confusa con il pino, ma in realtà abete e larice hanno caratteristiche molto differenti.
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- Abete
L’abete, nello specifico l’abete rosso, è un albero caratterizzato appunto da una corteccia di colore rosso, dal cui legno si realizzano i famosi violini Stradivari. Come ogni conifera che si rispetti anche l’abete dispone di foglie aghiformi, che nascono direttamente dai rami dell’albero. Attaccati ai rami troviamo i coni, che una volta maturi, cadono a terra ancora interi. I suoi coni hanno una forma allungata ed un colore rosso.
Appartenente alla famiglia degli abeti c’è anche l’abete bianco, una albero dotato di un tronco dritto e di una corteccia molto chiara. Qui le foglie si trovano sempre sui rami ma hanno una forma appiattita e sono disposte sue due file. La parte superiore della foglia è di un verde lucido, mentre la parte inferiore è simile al bianco.
- Larice
Il larice è una delle poche conifere che durante l’inverno perde le foglie, passano da un verde acceso al giallo-marrone, per poi rimanere spoglio. Ha una corteccia molto dura e resistente e le sue foglie crescono a ciuffi.
- Pino
Alla famiglia dei pini appartengono diverse specie, ma ne esistono alcune particolarmente conosciute. Nello specifico sul territorio italiano vivono principalmente 5 tipologie di pini. Il più diffuso in Italia è sicuramente il pino marittimo, il cui nome scientifico è pinus pinaster. E’ un albero diffuso su tutta la costa sabbiosa del Mediterraneo, che purtroppo non sopravvive a temperature inferiori ai 6 gradi. Può raggiungere dino ai 40 metri di altezza ed è caratterizzato dai famosi aghi di pino che crescono ciuffi.
Il pino silvestre ha invece delle foglie raggruppati in ciuffi di massimo 2-3 aghi, lunghi circa 5 cm.La corteccia è abbastanza friabile, come si trattasse di carta. C’è poi il pino nero caratterizzato da un tronco molto breve e da delle foglie di colore verde scuro.
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Il pino cembro, albero proveniente dalla Siberia, è molto diffuso sulle nostre Alpi, arrivando a sopravvivere anche ad un’altitudine di 2000 metri. A differenza di altri suoi simili questo pino ha una forma ovale e delle foglie raggruppate a ciuffi di 5 aghi.
Infine, abbiamo il pino mugo, un pino che cresce sotto forma di arbusto e caratterizzato da una chioma molto fitta. La corteccia non troppo robusta è di colore grigio.