Foreste tropicali, lo scempio degli ultimi 20 anni: una vera distruzione di massa

Foreste tropicali completamente distrutte dall’inizio del 2000: vediamo insieme la triste situazione e le cause della deforestazione

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Alberi abbattuti (foto di Sergio Cerrato da Pixabay)

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Le foreste, i polmoni della Terra, ridotte drasticamente a causa della deforestazione determinata da interessi industriali e non solo. Una delle più gravi minacce per l’ambiente e la vita del Pianeta. Con il disboscamento si abbattono alberi e quando si eccede rispetto al tasso di ricrescita si parla di deforestazione.

Le conseguenze sono la perdita di suolo fertile e una progressiva desertificazione del territorio. Inoltre le modifiche morfologiche influenzano negativamente l’intero ecosistema, con il cambiamento di muffe, batteri e insetti. L’assenza della biodiversità rende gli ambienti meno resilienti ai mutamenti atmosferici e alle malattie.

Deforestazione: le cause legate all’industrializzazione e alle miniere

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Miniera d’oro (foto di ddzphoto da Pixabay)

La deforestazione è dovuta a scopi principalmente commerciali. Gli interessi economici sfruttano gli alberi come fonte di guadagno oppure il loro abbattimento è propedeutico alla realizzazione di siti minerari. Comunque la si guardi le responsabilità ricadono sul calcolo del profitto. L’impatto ambientale è stato devastante e la minaccia riguarda tutto il Pianeta.

L’Amazzonia con le sue foreste pluviali è la principale vittima del disboscamento indiscriminato da parte dell’uomo. La causa è la ricerca dei minerali preziosi come l’oro, il ferro o il nichel. I numeri parlano di 3.264 Km2 di superficie forestale abbattuta per fare posto alle miniere dell’industria estrattiva.

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Non solo Amazzonia, ma anche Indonesia, Ghana e Suriname i paesi più sfruttati dagli interessi minerari, per quanto i siti estrattivi siano distribuiti in 26 paesi in tutto il mondo. La concentrazione in alcune zone minaccia proprio quei specifici ecosistemi alterando la biodiversità autoctona così preziosa e fondamentale per gli equilibri naturali.

A rischio di estinzione le meravigliose foreste pluviali amazzoniche che non resisteranno ad altri scempi inqualificabili. Ma non sono solo le miniere a compromettere gli ecosistemi, ma la stessa agricoltura che ha sempre più bisogno di nuove aree coltivabili. Il legname viene poi ancora oggi sfruttato come primo combustibile per un terzo della popolazione mondiale.

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I cambiamenti climatici sono una diretta conseguenza del riscaldamento globale provocato in parte anche dal disboscamento eccessivo. Meno piante, meno ossigeno nell’ambiente e maggiori emissioni di CO2 nell’atmosfera. L’effetto serra si è intensificato con le note conseguenze degli stravolgimenti climatici. Una ferita mai rimarginata del Pianeta.

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