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Cresce sul fondo dell’Oceano, può salvare il pianeta: scoperta sensazionale

Nascoste sott’acqua ci sono enormi foreste di alghe, che si estendono letteralmente per chilometri. E che potrebbero ribaltare le sorti del pianeta Terra, salvandolo dal suo triste destino

Fondali (Foto di wanzi989813 da Pixabay)

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Ci sono delle speranze per questo pianeta. E no, non è un’affermazione ottimistica o che nega l’evidenza di una Terra sempre più afflitta dalle più svariate problematiche. È un dato di fatto, relativo alla scoperta di qualcosa che cresce sul fondo dell’Oceano e che potrebbe, con la sua semplice presenza, dare nuova linfa al globo.

Ma di che si parla, nello specifico? Di enormi, sconfinate foreste, che giacciono sotto litri e litri d’acqua salata. Un recente studio, infatti, ne ha esaltato le capacità produttive e l’impatto (più che mai positivo) sull’ambiente.

Salvare il pianeta così: la scoperta sul fondo dell’Oceano accende le speranze

Fondo dell’oceano (Foto di 舰 周 da Pixabay)

Prima di parlare della scoperta succitata, però, occorre soffermarsi su cosa siano le foreste in questione. Potremmo dire, senza esagerare con le suggestioni, che in fondo all’Oceano c’è “un altro mondo”, fatto di forme di vita estremamente particolari. Le foreste oceaniche fanno parte di queste: sono composte da fusti vegetali che accolgono, tra le loro lunghezze e le loro ondeggianti estensioni, pesci, mammiferi e molto altro ancora.

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l team, partendo dalla presenza già assodata di diverse foreste oceaniche (tra quelle note ci sono la a Great African Seaforest e la Great Southern Reef) si è spinto verso le acque indiane, dove ha individuato diversi gruppi di foreste che, messe insieme, sono grandi il doppio dell’India stessa.

Ma non solo, ed ecco il vero punto forte della scoperta: le foreste oceaniche producono da 2 a 11 volte più biomassa per area rispetto alle colture presenti sulla superficie terrestre e sono in grado di assorbire enormi quantità di carbonio sia dal mare che dall’atmosfera. In più, mitigano l’acidità delle acque oceaniche e resistono a condizioni sempre più critiche.

Cosa significa tutto questo? In primis, che grazie alla loro “fame” di anidride carbonica, le foreste oceaniche potrebbero svolgere un ruolo chiave nella mitigazione del cambiamento climatico, anche se i ricercatori stanno cercando di capire come: le prime ipotesi riguardano la coltivazione “in cattività” di ampie quantità di fusti vegetali, ma occorreranno diversi esperimenti per poter capire se è possibile riprodurre un ecosistema marino così complesso.
Poi, si sta ragionando sulla possibilità di consumare le alghe in questione. Sì, perché la loro riproduzione velocissima in natura potrebbe rispondere alle esigenze alimentali di buona parte della popolazione mondiale, andando a limitare le coltivazioni intensive che stanno invece fiaccando la Terra. Non resta, dunque, che attendere e sperare che queste “alghe” siano una delle tante soluzioni che servono per tutelare il pianeta.

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Infine, dallo studio è emerso anche che le foreste oceaniche sono in grado  mitigare l’acidità delle acque marine resistendo anche alle situazioni difficili. Questi vegetali sembrano davvero prodigiosi. Non resta  attendere e confidate che gli studiosi riescano a trovare la strada più facile per fare in modo che possano salvare il pianeta.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.