Terriccio, come sceglierlo in base alle piante e alle semine

Sapevate che, per far crescere una pianta sana e forte, il terriccio ha un’importanza fondamentale? Andiamo a scoprire nel dettaglio come bisogna procedere e cosa usare in fase di coltura.

terriccio per nutrire piante
Piantina(Pixabay)

Per chi vuole cimentarsi nella coltivazione di piante e fiori, è importante conoscere alcune regole fondamentali. Delle regole base che ci aiuteranno a far crescere bene la pianta.

Innanzitutto, bisogna procedere in modo eco-sostenibile, in modo da creare un orto biologico che possa partorire prodotti “sani”.

Per crescere, le piante si nutrono di tutti gli elementi minerali contenuti del terriccio. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come bisogna preparare il terreno nel modo migliore per poter nutrire l’orto.

Terriccio: quale bisogna scegliere per nutrire le nostre amate piante?

nutrire piante terriccio
Terriccio(Pixabay)

Preparare per bene il terreno è fondamentale anche per evitare che ci possano essere dei ristagni di acqua. Soprattutto nell’ultima fase di preparazione, è importante aggiungere anche un concime organico biologico che abbia origine letamica. Ma in che quantità? L’ideale è metterne 20 kg per 100 mq.

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Tra i prodotti da utilizzare durante il ciclo colturale, ci sono anche quelli a base di sostanza organica di leonardite, in modo da andare a favorire la crescita delle piante.

 

Per evitare attacchi provenienti dagli insetti della terra, alla prima irrigazione magari è consigliabile usare un insetticida naturale a base di spore del fungo Beauveria bassiana. Di questo insetticida bisogna impiegare una dose pari a 100 g per ogni 100 lt di acqua.

In generale, comunque, quando si parla di malattia delle piante, la cosa migliore è sempre prevenire il problema. Nel caso di malattie fungine, ad esempio, quando ci sono condizioni favorevoli (pioggia abbondante, umidità frequente, ecc), bisogna procedere con dei trattamenti con una pausa di circa una settimana uno dell’altro. Optate per prodotti a base di rame.

Nel caso di insetti fitofagi, invece, bisogna agire nel momento in cui si manifesta la loro presenza. Quando si tratta di lepidotteri, ad esempio, bisogna intervenire con un insetticida biologico naturale a base di Bacillus thurigiensis. Un trattamento che deve essere fatto anche la settimana dopo.

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In alcuni casi, quando siamo alle prese con attacchi molto forti, è consigliabile alternare prodotti biologici e trattamenti con deltametrina.