Va da sè che l’aumento di Co2 nell’atmosfera condiziona l’ecosistema complessivo del nostro paese. Oggi analizziamo in particolare il fenomeno recente che ha messo sotto i nostri occhi l’aumento dei fenomeni sismici nella nostra penisola e nel mondo. Ebbene, cambiamento climatico e terremoti sono indistricabilmente legati.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Vortice subtropicale, è diventato un’isola di spazzatura
La modificazione di una delle sfere terrestri determina un cambiamento nelle altre. Aumentando il carbonio nell’aria, aumenta la temperatura atmosferica. L’aumento delle temperature si ripercuote, come esemplarmente abbiamo potuto vedere in questa estate, sulla biosfera, alterando raccolti, ciclo vitale degli animali e precipitazioni.
Un recente studio rientrante nell’ambito della “Climate Research” titolato Climate change response of vegetation across climatic zones in Italy ha evidenziato in che modo l’aumento delle temperature abbia influito sulla fisiologia stessa delle piante inibendo la capacità di fotosisntesi delle stesse, e, quindi, la possibilità di assorbire C02.
Altro aspetto preoccupante è quello delle ripercussioni di questo fenomeno sulla criosfera, gli strati ghiacciati della terra. Lo scioglimento dei ghiacciai ha a sua volta determinato un impatto rilevante sull’idrosfera causando inondazioni oppure siccità in base alle zone del globo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Nocciole, cos’è successo? A giugno erano cariche ma poi..
Ma cerchiamo di mettere in luce il ruolo determinante che il cambiamento climatico riveste nell’ambito sismico. Partiamo dall’ultima era glaciale. Lo scioglimento progressivo della calotta di ghiaccio di cui era completamente rivestita la terra prima di configurarsi come il pianeta (non più così) verde che è ora, ha causato una serie di eventi sismici fortemente distruttivi.
Il fenomeno che accade a seguito dello scioglimento di grandi blocchi di ghiaccio è conosciuto in geologia come “isostasia” o “rimbalzo isostatico” ed è molto semplice da comprendere. E’ come se la Terra, libera finalmente dal pesante fardello el ghiacciaio, tornasse nella sua posizione originaria con un piccolo balzo.
Quello descritto come un piccolo balzo è in realtà lo sprigionamento di energia rimasta compressa per numerosissimi anni. Lo sprigionamento improvviso di questa forza genera terremoti di portata devastante. 20mila anni fa la zona scandinava del globo terracqueo fu colpita, a seguito del disgelo, da una catena di terremoti di magnitudo 8 seguiti da tsunami e frane sottomarine.
Se lo strato di ghiaccio che attualmente copra la superficie della Groenlandia dovesse sciogliersi, le conseguenze non sarebbero da meno. Il territorio in questione è, per altro, costellato di vulcani dormienti. La connessione fra cambiamento climatico e fenomeni sismici appare ora nella sua disincatata realtà.