Dopo il via libera all’utilizzo di insetti in cucina, La Fucibo è la prima azienda italiana che ha studiato e preparato alcuni prodotti
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Negli ultimi anni la cucina si è arricchita di nuovi ingredienti come alghe, plancton, radici e anche insetti. Lo sa bene la Fucibo che proprio da quest’ultimi ricava una farina con cui creare patatine e biscotti. Una vera innovazione nell’ambito culinario. Per parlare dell’azienda leader del made in Italy per la produzione di questi alimentari abbiamo intervistato uno dei fondatori Lorenzo Pezzato. Ecco cosa ci ha detto.
La Fucibo di Lorenzo Pezzato, storia dei prodotti a base di insetti
Come nasce l’azienda Fucibo? E come nasce di l’idea di puntare su prodotti a base di insetti?
“Fucibo nasce nel 2017 in Uk, ma fin da allora il progetto era quello di essere la prima azienda italiana -perché nel frattempo è stata fondata anche Fucibo Italia – a produrre alimenti sviluppati sulla base di farine di insetti. C’è voluto molto tempo per arrivarci, principalmente per questioni normative e di Regolamenti europei. La produzione in Italia infatti è stata consentita solo dopo che la UE ha rilasciato la prima autorizzazione per l’allevamento e la conseguente produzione di farina, cosa che è successa a Marzo del 2021”.
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Perché per i biscotti avete deciso di utilizzare il Tenebrio Molitor?
“Come dicevo prima, nella fase iniziale la scelta è stata dettata dal rilascio della prima autorizzazione, che riguardava proprio il Tenebrio Molitor. Si sono poi conclusi con successo altri iter autorizzativi per le farine di grilli e di locuste, perciò nel prossimo futuro prevediamo di utilizzare anche queste materie prime che hanno origine da diverse specie di insetti commestibili”.
Quali altri insetti avete provato e scartato per le vostre creazioni?
“Tutti gli insetti commestibili che si possono utilizzare in Europa sono una validissima materia prima, poi naturalmente dipende dal produttore raggiungere determinati livelli di qualità. Come per le materie prime in ogni altro settore, nel nostro ci saranno farine di diversa fascia in termini di rapporto prezzo-qualità”
Che sapore hanno i vostri biscotti?
“Per noi ottimo! Ma è un po’ come chiedere all’oste se il suo vino è buono. Voi non dovete far altro che provarli e giudicare di persona”.
Nel Vostro catalogo ci sono già le patatine e i biscotti. Presto arriverà anche la pasta. State dunque preparando prodotti da mangiare per tutte le ore? Dalla colazione alla cena? Che piani ha la Fucibo per il futuro?
“Certo, poter proporre una gamma di prodotti diversificati rientra nel nostro progetto di offrire una possibilità a trecentosessanta gradi di integrare la nostra quotidianità alimentare con questi nuovi prodotti, un’idea di alimentazione da “colazione a cena”, come dicevi. Ovviamente non parliamo di sostituzione, ma di integrazione, e questo è importante sottolinearlo. Non c’è alcun attacco alla tradizione gastronomica italiana, siamo italiani anche noi e sappiamo perfettamente di cosa stiamo parlando quando si coniugano Italia e Cibo. La farina di insetti è solo un nuovo ingrediente, e se c’è al mondo un posto dove le capacità culinarie possono riuscire ad utilizzarlo per realizzare alimenti di alta qualità in tutti i sensi, quel posto è il nostro Paese”
Quant’è difficile imporsi sul mercato italiano e straniero con questi prodotti a base di insetti?
“Quando abbiamo iniziato la diffidenza era ai massimi livelli. Però non c’è voluto molto perché la curiosità iniziasse ad eroderla, di concerto con il moltissimo lavoro di informazione e comunicazione che hanno messo in campo gli imprenditori del settore. Il fatto è che noi non puntiamo a convertire la popolazione per imporre nuovi modelli alimentari basati sul piatto di cavallette fritte al posto del pasticcio della nonna, come alcune folkloristiche narrazioni puntano a far credere, siamo piuttosto concentrati esclusivamente ad offrire prodotti di alta qualità a base di insetti alle persone che sono interessate ad acquistarli, tutto qui. Che poi questo bacino di persone sia in costante aumento, qualcosa vorrà pur dire”.
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Avete pensato a qualche collaborazione con chef stellati o grandi nomi della pasticceria per far conoscere il prodotto?
“Sì, abbiamo avuto occasione in passato di collaborare con chef e pasticceri. Qualche chef stellato aveva già sperimentato preparazioni a base di insetti in tempi remoti e non sospetti, di fatto anticipando un trend. Continueremo questo lavoro di comunicazione e promozione anche di qui in avanti, naturalmente”.
Il leader della Lega Matteo Salvini vi ha dedicato un post sui vostri prodotti. Avete una replica?
“L’innovazione e l’impresa non si fanno né si fermano con i post. Al Senatore Salvini possiamo solo dire che gli invieremmo volentieri i nostri prodotti da assaggiare, magari dopo averli provati potrebbe cambiare idea”