Defunti diventano parte del suolo, compostaggio naturale per la crescita di altri organismi vegetali. La notizia.
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Il processo è definito “terramazione” e consiste nel sottoporre a riduzione organica (compostare) il corpo nel terreno. Nonostante i connotati a primo impatto tetri della questione, questa alternativa di sepoltura costituisce un progresso notevole nell’ambito dello smaltimento green.
L’iniziativa è a basso impatto ambientale ed è soprattutto capace di fornire un aiuto concreto alla natura concimandola attivamente. Approfondiamo la notizia made in California.
Defunti diventano letteralmente terreno fertile. Terramazione: follia o iniziativa green?
Il metodo di sepoltura in questione è decisamente alternativo alla classica sepoltura o cremazione e verrà introdotto in California a partire dal 2027. La pratica si chiama “terramazione” e consiste nel porre le spoglie del defunto in un contenitore di acciaio ben ricoperti di materiale biodegradabile.
Quello che sembra un racconto di Edgar Allan Poe rappresenta, secondo l’ecologista Cristina Garcia, un metodo di sepoltura e decomposizione estremamente ecologico. Questo perchè le emissioni inquinanti risultano del tutto azzerate nel corso della pratica e il cambiamento climatico deve poter essere arrestato in ogni modo possibile.
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In America sarà presto possibile ricorrere al compostaggio dei propri cari, in Italia non sembra prender piede il dibattito. Questo metodo di sepoltura è più green rispetto ai tradizionali di almeno il 90%: la bara ermetica è realizzata in materiale compostabile e riempita con erba medica e segatura, di modo che il calore necessario alla decomposizione venga trattenuto.
Il processo risulta ultimato entro il decorso di un mese e permette di evitare l’utilizzo, e i consumi conseguenti, dei forni crematori. Il consumo di un forno è quello richiesto per il raggiungimento dei 650C° conseguiti con l’impiego di 135 litri di carburante. Tradotto significa l’immissione nell’atmosfera di 245 kg di Co2.
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L’azienda funebre votata al progresso si chiama Return Home e ritiene spiritualmente migliore votare il corpo dei propri cari alla concimazione di orti e giardini piuttosto che alle fiamme di diabolica tradizione. La questione solleverà sicuramente polemiche di stampo etico, resta tuttavia un progetto interessante.