Il fico, un frutto zuccherino e buonissimo, con proprietà benefiche per il nostro secondo cervello: l’intestino
Il fico è una pianta molto conosciuta e diffusa, molti infatti ne hanno una in giardino. E’ longevo e può diventare secolare, anche se è di legno debole e può essere soggetto ad infezioni a volte fatali.
È un albero dal fusto corto e ramoso che può raggiungere altezze di 6–10. Il frutto è solitamente molto apprezzato nella stagione tardo-estiva, sia fresco che essiccato. Ha molte proprietà benefiche, in particolare per chi soffre di stipsi e colon irritabile.
Vediamo che cosa c’è al suo interno
La pianta ha due forme botaniche che possono essere definite come caprifico, maschio, e fico, femmina. La prima costituisce l’individuo che produce il polline con frutti non mangiabil, mentre la seconda produce frutti commestibili con i semi contenuti all’interno.
L’insetto impollinatore è chiamato vespa, Il termine però non deve ingannare, dato che, pur appartenendo biologicamente a tali categorie, non punge ed ha dimensioni esigue. Ha infatti una lunghezza di due millimetri e mezzo circa, è della dimensione di un moscerino. Le femmine gravide sciamano dal caprifico per deporre le proprie uova in ovari del fico.
Il binomio insetto-fico è una simbiosi mutualmente obbligata, cioè da un lato l’insetto sopravvive solo nei frutti del caprifico, e dall’altro la pianta di fico non ha alcuna possibilità di far semi senza l’insetto.
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Ogni specie di ficus ha la propria specie di insetto con cui ha costituito un analogo sistema di simbiosi quasi obbligata, dato che la condizione che una specie di insetto fecondi due specie di Ficus è piuttosto rara.
La vespa entra all’interno del fico maschio (caprifico), perdendo ali ed antenne e muore subito dopo aver deposto le uova. Viene assorbita dal fico che attraverso un enzima la trasforma in proteine. Le larve successivamente escono continuando il processo di impollinazione per altre piante.
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Il fico non è un frutto ma un fiore. Questo fiorisce all’interno del baccello che poi matura nel frutto che mangiamo. Ci sono tre tipi di inflorescenze che danno, annualmente, distinte fruttificazioni: i fioroni, che si formano da gemme dell’autunno precedente e maturano al fine della primavera o inizio dell’estate.
I fichi che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell’estate dello stesso anno e infine i cimaruoli, prodotti da gemme estive che maturano nel tardo autunno. La produzione di questo fiore è limitata a regioni dove l’estate è molto lunga ed il clima particolarmente caldo, e spesso è incompleta o insoddisfacente.