Pannelli fotovoltaici: la svolta green che tutti aspettavano, eppure, qualcosa non torna. Come si smaltiscono alla fine del loro servizio?
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I pannelli fotovoltaici sono i protagonisti di questo periodo storico essendo in grado di approvvigionare, edifici, abitazioni private e residenziali con energia rinnovabile. La fonte è la luce del sole, una delle stelle più potenti e al contempo più vicine a noi.
Ma una volta esaurito il loro prezioso tempo vitale, che fine fanno i pannelli? Non sarà mica che contribuiranno anch’essi ad ingrassare le fila dell’inquinamento da rifiuti?! Scopriamolo insieme.
Impianto fotovoltaico: come funziona lo smaltimento in questo caso?
Come ogni cosa sulla terra, anche i pannelli solari sono sottoposti all’inclemente legge cosmica del tempo. In una parola: muoiono. Per uscir fuor di metafora, anche gli impianti fovoltaici ad un certo punto si saturano. La durata media di questi impianti si aggira attorno ai 20/30 anni al termine dei quali è previsto uno smaltimento.
Lo smaltimento di queste apparecchiature è regolato dal GSE, Gestore dei Servizi Energetici che si occupa di redigere ed aggiornare le norme sullo smaltimento dei pannelli esausti o compromessi. Il rischio che si corre non attenendosi a queste norme è quello di passare dall’ottenimento di energia pulita e rinnovabile al suo contraltare: l’inquinamento.
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In buona sostanza è necessario evitare come la peste che i tanto osannati pannelli solari diventino rifiuti capaci di inquinare. I pannelli oggetto di regolamentazione sono di tipo RAEE domestici (con potenza inferiore ai 10kW) e i RAEE professionali (con potenza uguale o maggiore di 10kW).
La sigla RAEE sta per Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, quindi sarà questa la categoria di smaltimento in cui collocare gli apparecchi esausti. I pannelli domestici devono essere trasportati al centro di raccolta di riferimento che provvederà al loro smaltimento in ottemperanza al Decreto gestione RAEE art. 15 comma 3.
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Per i pannelli professionali sarà necessario che sia a carico del soggetto interessato il trasporto presso il centro coordinamento RAEE codici CER autorizzato. La legge in materia risponde all’art. 33 del Decreto. Con un po’ di diligenza e accortezza, verrebbe da dire civilità, sarà possibile smaltire in tranquillità questi apparecchi.
