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Climate Change, una nazione pagherà più delle altre: indovinate chi è

Una nazione si mobilita per pagare i danni provocati dal Climate Change ai Paesi più poveri: indovinate di chi si tratta.

Manifestazione contro i cambiamenti climatici (Pixabay)

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La Danimarca è la prima nazione pronta a pagare i danni causati ai Paesi più poveri, danneggiati dai cambiamenti climatici. Sono cento milioni di corone i soldi stanziati per gli aiuti, l’obiettivo è quello di risollevare economicamente le nazioni colpite dal Climate Change e portarli allo sviluppo. Un progetto ambizioso e nobile, di cui la Danimarca si fa portavoce.

Si tratta del primo Stato dell’ONU disposto a pagare il proprio contributo per aiutare i Paesi in difficoltà e senza risorse economiche per reagire ai danni della crisi climatica. Il fondo studiato dalle Nazioni Unite è stato chiamato “Loss and Damage”, un risarcimento delle nazioni ricche ai danni di quelle povere. Servirebbero più adesioni e molti più soldi, ma già è qualcosa.

Il risarcimento ai danni dei Paesi più poveri colpiti dal Climate Change

Città inquinata (Pixabay)

Alluvioni, siccità, bolle di calore, violente piogge, catastrofi naturali di ogni tipo, sono la manifestazione sempre più pressante dei cambiamenti climatici. La crisi climatica sta colpendo il mondo intero, e la colpa è soprattutto dei Paesi ricchi, che sprecano maggiori risorse e inquinano maggiormente. La decisione del risarcimento “Loss and Damage” è stata presa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi a New York.

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Il ministro dello sviluppo danese ha annunciato che la Danimarca è pronta a stanziare cento milioni di corone per ripagare del suo inquinamento. 100 milioni di corone, circa 13 milioni di euro, per i danni del Climate Change, i quali saranno suddivisi per gli aiuti ai diversi settori, tra cui il sovvenzionamento delle assicurazioni nei paesi poveri.

Ma anche per sostenere tutte le società civili che hanno subito danni e che sono impossibilitate a lavorare per colpa della crisi climatica, specialmente nelle regione del Nord Africa. Una percentuale della sovvenzione servirà per l’attuazione di strategie particolari per sostenere i negoziati sul cambiamento climatico e per dare una mano a tutte le organizzazioni e gli enti che lavorano attivamente sui territori colpiti e nei paesi in via di sviluppo.

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La Danimarca, pur stanziando una somma di denaro molto limitata, si schiera in prima linea, dando il buon esempio e rappresentando l’Europa. Chissà che anche altre nazioni seguiranno il suo esempio e forniranno aiuti concreti verso tutti i popoli poveri e in difficoltà che stanno subendo la pressione dei cambiamenti climatici, rallentando così il loro sviluppo economico.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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