Mancano donatori, eppure negli Stati Uniti vige il divieto per gli omosessuali di donare il sangue prima di 12 mesi dall’ultimo rapporto. Un gap che può costare caro in termini di vite.
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Paradosso targato USA: sulla base di una cosa che ha tutte le apparenze di un semplice pregiudizio, negli Stati Uniti gli uomini omosessuali non possono donare il proprio sangue. O meglio: secondo un provvedimento stabilito dalla FDA, la Food and Drug Administration, per i gay devono passare almeno 12 mesi dall’ultimo rapporto.
Dal 1983, infatti, l’amministrazione statunitense ha implementato una norma che impedisce agli uomini gay di donare il sangue. Sebbene sia stata rivista negli ultimi decenni, impone ancora oggi molti limiti che sono percepiti come una politica omofobica e discriminatoria.
Per protestare allora contro la controversa regola della Food and Drug Administration, forgiata al culmine della crisi dell’AIDS, che vietava agli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini di donare il sangue (anche se aggiornata nel 2015, poi di nuovo nel 2020, ma ci sono ancora limitazioni sulla possibilità di donare il sangue tra uomini gay , per denunciare questa ingiustizia il pittore britannico Stuart Semple ha lanciato, in collaborazione con l’agenzia Mother, The Gay Blood Collection, offrendo vernice acrilica rossa.
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Il pittore inglese Stuart Semple, in collaborazione con l’agenzia Mother, ha lanciato una particolare collezione, la “Gay Blood – Tools for Bloody Change”, ossia sangue di gay, sangue vero, mescolato con vernici acriliche di colore rosso, da utilizzare come inchiostro per serigrafie, penne stilografiche e bombole spray.
Gli Stati Uniti, nel 2015, avevano formalmente eliminato il bando sulle donazioni di sangue da parte di uomini gay o bisessuali in vigore dal 1983, sostituendolo con 12 mesi di tempo che devono essere trascorsi dopo l’ultimo rapporto sessuale. Il bando era stato imposto negli Usa con il diffondersi dell’Aids, ma ha dato seguito a un vero e proprio trattamento impari dietro cui inevitabilmente si celano il vecchio stereotipo sul comportamento sessuale degli uomini che fanno sesso con altri uomini, i cosiddetti MSM (men who have sex with men): i gay cambierebbero di continuo i loro partner sessuali e non userebbero alcun preservativo, avendo quindi un rischio maggiore di diventare sieropositivi.
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In Italia gli omosessuali hanno il diritto di donare il sangue nella più completa privacy. Dal 2001 viene sottoposto a tutti un questionario definito con precisione in un decreto del ministero della Salute in cui semplicemente si sottoscrive se “negli ultimi dodici mesi si sono avuti rapporti sessuali a rischio”, senza allusioni all’orientamento sessuale.