Dopo un lungo periodo in cui prezzi della benzina superavano i 2,00 € al litro, nelle ultime settimane il costo è sceso. Ma sarà definitivo?
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Sui bilanci degli italiani pesa, tantissimo, il costo della benzina che nei mesi passati aveva subìto dei fortissimi rincari. Da qualche settimana però fare rifornimento ha riportato un forte ribasso, sebbene sia importante ricordare sempre che la situazione potrebbe mutare.
Dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il prezzo dei carburanti sono volati alle stelle sfondando la quota dei due euro. Ora però gli automobilisti sembrano aver superato il periodo più buio visto i ribassi che sono stati registrati. Ad esempio, fare un pieno benzina al distributore in modalità self service, si aggira intorno a 1,675 euro al litro. Leggermente più caro, invece, il diesel che sempre in questa modalità, costa a 1,780. Ovvero 0,105 cent in più. Inutile sottolineare che, se si fa rifornimento al servito, benzina e diesel hanno un costo più elevato: 1,824 euro a litro per la benzina, mentre il diesel si aggira intorno 1,924 euro al litro
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Ma questi non solo gli carburanti a disposizione. Infatti non si può non citare il GPL che, nonostante un rincaro non ha mai destato preoccupazioni per gli utenti. Il motivo? Il prezzo è ancora basso, tanto da suscitare invidia da parte degli altri automobilisti fermi ancora ai vecchi carburanti. Addirittura in molti stanno valutando il cambio di alimentazione. Il prezzo di questo varia, in base al marchio, dai 0,794 fino ai 0,813. Le pompe bianche, ovvero i distributori generici senza logo si attestano intorno ai 0,789 euro al litro. Discorso diverso invece per il metano per le auto che è oscilla dai 2,865 e 3,349 euro per litro. I distributori senza logo invece si aggirano intorno al 1,869 euro per litro.