Quello che è emerso durante uno scavo ha veramente dell’incredibile: una creatura unica nel suo genere. Scopriamone di più
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Ciò che avviene spesso durante gli scavi è qualcosa di suggestivo e particolare. E’ sempre un emozione, per tutti, oltre ad essere naturalmente un passo importante verso le scoperte del passato. Le scoperte dei paleontologi, in modo particolare, rappresentano un filo invisibile che ci lega al passato. Ma a tal proposito, riveliamo, appunto, l’ultima scoperta, in questo campo, che riguarda i resti di una creatura emersa durante uno scavo. Cerchiamo di capire bene di cosa si tratta.
In questo articolo, come anticipato, parleremo di una scoperta molto recente avvenuta in Brasile. I paleontologi, in alcuni scavi che interessavano l’area del Sud America, hanno ritrovato i resti di una creatura speciale, davvero unica nel suo genere. C’è da dire che, il Brasile, in modo particolare, risulta essere una zona molto ricca di materiali di questo genere, le scoperte di reperti di tipo fossile sono praticamente all’ordine del giorno.
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Si tratta, infatti, di un area ricca di reperti, che riguardano circa 80 milioni di anni fa. Principalmente in quell’area i resti riguardano quello che è stato il periodo Cretaceo. Se nel resto del mondo i dinosauri più diffusi erano i Titanosauri, quelli famosi, che tutti conosciamo e che abbiamo visto nelle rappresentazioni e sui libri di storia. Gigantesche creature erbivore, dalla peculiare lunghezza del collo.
Gli esperti del settore, sottolineano quanto fino ad ora era stato “comune” il ritrovamento dei resti di Titanosauri. Una specie che ha avuto una lunga vita sulla terra, grazie soprattutto alla loro capacità di adattarsi all’ambiente. I dettagli della nuova scoperta, sono stati rivelati dal Dottor Navarro, in una lunga intervista alla rivista Ameghiniana, del 15 settembre 2022.
La creatura venuta alla luce è stata chiamata Ibirania parva e sono stati recuperati ben 4 esemplari di questa specie. Quello che si sa al riguardo è che si tratta di una specie che ha vissuto dal tardo Giurassico al Cretaceo superiore, fino alla scomparsa avvenuta circa 83 milioni di anni fa. L’Ibirania parva ha delle caratteristiche diverse dalle altre specie, in quanto si presenta con una lunghezza di circa 5,7 metri, si tratta, quindi di una specie “nana“.
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Probabilmente le dimensioni di questa creatura sono dovute alle condizioni di adattamento all’ambiente in cui ha vissuto. Gli studi sui resti, ovviamente sono inarrestabili e le ricerche verso la scoperta di quel mondo che fu occupano gli interessi ed il lavoro dei ricercatori e dei paleontologi.