Per quanto la cipolla e lo scalogni siano molti simili, questi hanno alcune differenze che le rendono uniche e ideali per le ricette
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Il nome di Pedro Valti può non dire molto agli internauti. Pedro, molti anni fa, è stato un concorrente de L’Eredità, condotto da Amadeus che, a una delle domande rispose “Per me è la cipolla“. Una risposta che lo ha consegnato alla memorabilità della storia della televisione. Ma la cipolla ha un cugino: lo scalogno. Ma conoscete le differenze di questi due bulbi.
Fino a che non si apre un libro di cucina nessuno può immaginare che la preparazione di un cibo possa essere differente. Infatti ognuno di questi può creare differenze sia nel campo del gusto, in quello della salute che del benessere fisico. Ma, oltre, alla forma in cosa variano questi due bulbi? Come si sceglie uno o piuttosto che l’altro in cucina? Tante domande alle quali dare una risposta.
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La credenza che va per la maggiore è che, in fondo, i due alimenti sia intercambiabili. Ma non è così. Infatti la cipolla è maggiormente consigliata, in cucina, per preparare piatti cotti. Lo scalogno, invece, si può utilizzare anche per piatti non cucinati. Per fare un esempio concreto se si deve realizzare un soffritto è meglio utilizzare il primo ingrediente. Il secondo invece si sposa meglio per le preparazioni delle insalate.
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Ma le differenze non sono finite qui perché le variazioni sono presenti anche nel gusto. Se nelle pietanze è davvero difficile da riconoscerlo, visto che una volta tagliato e cotto sono praticamente uguali, l’unica variazione risiede proprio nelle papille gustative. Lo scalogno, maggiormente utilizzato dagli chef, rispetto alla cipolla. ha un sapore più delicato e, allo stesso tempo, più aromatico. Una caratteristica molto importante che non appesantisce poi l’alito di chi lo mangia. La cipolla, invece, una volta ingerita rilascia un retrogusto molto deciso e difficile da mandare via.