Basta passare poco tempo al giorno nella natura per cambiare il proprio stato d’animo e le potenzialità della nostra vita
Sempre più spesso si associa la vita in città a forti ansie, depressioni e problemi psicologici in generale, inclusa la schizofrenia. La natura, al contrario, è fonte di benessere psico.fisico e, secondo uno studio condotto in Germania, apporterebbe addirittura, dei cambiamenti anche al nostro cervello.
Gli scienziati del Max Planck Institute for Human Development di Berlino, hanno potuto registrare le variazioni degli stimoli celebrali in tempo reale. Per farlo si sono serviti della risonanza magnetica (IMRI) su un campione di 63 volontari.
Che cosa succede al nostro cervello dopo un’ora passata nella natura
I ricercatori hanno posto loro delle delle domande attraverso questionari ai quali i volontari dovevano rispondere mentre venivano costantemente monitorati. In modo casuale hanno formato due gruppi, con obiettivi diversi per ognuno, naturalmente al loro insaputa.
Ad un gruppo è stato richiesto di trascorrere un’ora in un’ambiente urbano, una zona dedicata allo shopping di Berlino. L’altro invece, avrebbe passeggiato nella natura, ossia nella foresta di Grunewald sempre a Berlino.
Ad entrambi è stato chiesto di non utilizzare i telefoni cellulari e nessuno dei soggetti era a conoscenza dell’obiettivo perseguito. Al termine della passeggiata, i ricercatori hanno nuovamente scansionato tutti i volontari, notando delle differenze nell’attività dell’amigdala.
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Si tratta di un punto nel cervello formato da nuclei nervosi che ha molte funzioni tra le quali la partecipazione all’elaborazione di stati emozionali come la paura, la rabbia, l’ansia e lo stress. La risonanza ha dimostrato una minore attività di tale centro nervoso, il che denota uno stress inferiore per i soggetti che sono stati a contatto con la natura.
Mentre per quelli che hanno passeggiato nell’area shopping non si sono rilevate differenze rispetto ai risultati precedenti. Ciò non significa che l’ambiente urbano non possa causare stress, ma potrebbe essere un segnale positivo per chi vi abita.
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Forse l’effetto stressante è meno potente di quanto suggeriscono altri studi, o forse camminare è associato a benefici mentali. Il neuroscienziato Simone Kühn, presso il Max Planck, ha affermato che questo è il primo studio che dimostra la relazione positiva tra la salute celebrale e l’ambiente naturale.
Trascorrere anche solo un’ora al giorno, magari approfittando della pausa pranzo, passeggiando in un giardino o in un parco urbano, potrebbe essere sufficiente per abbassare lo stress e aumentare il benessere psicofisico.