La salmonellosi è sottovalutata eppure in Europa costa 3 miliardi di euro all’anno. I casi sono in calo ma bisogna stare attenti a igiene, lavaggio e cottura degli alimenti
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Il mese di agosto 2022 è stato caratterizzato da diversi allarmi e richiami per casi di salmonellosi in Italia e in Europa. L’ultimo evento più eclatante è stato il provvedimento ministeriale per il ritiro di un lotto di hamburger di vitello a Formigliana. L’infezione da salmonella nei Paesi europei si trasmette principalmente per via oro-fecale attraverso il consumo di alimenti contaminati.
Un recente test del Salvagente sulla carne di pollo ha scoperto una contaminazione da salmonella molto diffusa in questo taglio di carne: addirittura le analisi hanno evidenziato che il 30% di pollo alimentare è contaminato.
Dal test de Il Salvagente (qui per consultare i dati) sono emersi 7 campioni di pollo contaminati da salmonelle in tutti i casi, le analisi di identificazione del batterio hanno accertato che si tratta di salmonella Infantis, preoccupante perché resistente agli antibiotici.
L’errore da non commettere per non contaminare le uova
Nell’Ue si registrano ogni anno, in media, oltre 91mila casi di salmonellosi nell’uomo. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stimato che l’aggravio economico complessivo causato dalla salmonellosi umana può arrivare sino a 3 miliardi di euro l’anno. Tuttavia siamo passati dai circa 196mila casi confermati del 2004 ai 160mila del 2006, con una riduzione complessiva del 18,1%.
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Tra i sintomi della salmonellosi nell’uomo ci sono febbre, diarrea e crampi addominali. Se infetta il sangue può essere fatale. La presenza del batterio della salmonella è comune negli intestini di uccelli e mammiferi sani.
Il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) applicano in Italia dei piani di controllo nazionali a livello di produzione primaria che interessano il settore avicolo (riconosciuto come principale fonte di infezione per l’uomo). Inoltre, la normativa comunitaria europea prevede di effettuare controlli anche negli alimenti al fine di intercettare rapidamente alimenti contaminati e potenzialmente responsabili di malattia nell’uomo.
Le autorità europee suggeriscono ai consumatori di manipolare con prudenza la carne cruda e altri ingredienti alimentari crudi; si suggerisce anche di cuocere con cura i cibi e di avere una scrupolosa igiene in cucina: solo in questo modo si può ridurre al minimo il rischio di contaminazione.
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Se le uova sono troppo sporche e non le si vuole tenere così in frigorifero, meglio pulirle con un panno morbido e pulito, strofinando delicatamente il guscio.