Come si legge correttamente una bolletta del gas: ecco un valido modo per capirci qualcosa e sapere quanto si spenderà.
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Leggere e capire una bolletta del gas non è così semplice, per avere la stima esatta dei soldi che si dovranno spendere, bisogna tener conto di molteplici fattori. Il 75% della popolazione non lo sa fare, e allora ecco qualche consiglio per riuscire a interpretare ogni singolo elemento. Tra l’altro, anche sulla differenza tra quota fissa e quota variabile ci sono un po’ di dubbi.
Dal momento in cui ci avviciniamo a un periodo molto critico, afflitto dalla crisi energetica, dove la parola risparmio assumerà un significato ben preciso e dove si tenderà al risparmio energetico, cerchiamo di capirci qualcosa. Inoltre, un risparmio sulle risorse non alleggerisce solo il nostro portafoglio, ma aiuta il pianeta. Vediamo come leggere una bolletta del gas in poche mosse.
Leggere e capire la bolletta del gas per risparmiare sull’energia
La prima voce che si legge è la più importante, ossia la spesa per la materia prima, ovvero il gas naturale. Questa è divisa in quota variabile, cioè quanto si spende in base al consumo e al tipo di contratto stipulato col fornitore, e in quota fissa, ossia i costi da sostenere a priori, anche senza il consumo della materia.
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A seguire abbiamo la spesa per il trasporto e per la gestione del contatore. Questa spesa comprende anche i costi per la manutenzione della rete di distribuzione. La terza parte, invece, si occupa degli oneri di sistema. Sono quelli che coprono attività di interesse generale, tra cui investimenti per le fonti rinnovabili. Infine, troviamo l’IVA.
A questo punto, una volta appresi tutti i dati sulla bolletta, come facciamo a risparmiare? Esistono tante piccole accortezze per risparmiare energia. Ad esempio, fare docce brevi per non sprecare acqua calda, utilizzare l’acqua di cottura passiva, abbassare la temperatura dei termosifoni e prestare attenzione agli orari.
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Di solito, nei contratti di luce e gas, si distinguono le tariffe biorarie, che vanno in base alle fasce orarie. Solitamente, di sera, di notte e durante il weekend, si spende meno. Inoltre, bisogna ricordare che anche chi non ha il gas diretto in casa, ma utilizza tutto in elettrico, come nel caso del piano cottura a induzione, non si salva, poiché il gas è utilizzato anche per produrre energia elettrica.
