Rotazione dei terreni, in cosa consiste e perchè serve alla terra

La rotazione dei terreni è una pratica fondamentale in agricoltura. Per un raccolto ricco e in buona salute dovrai sicuramente informarti sulle operazioni necessarie.

Rotazione terreni campo
Terreno – foto da pixabay

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Parliamo oggi dei nuovi provvedimenti nazionali in materia di Politica Agricola Comune attivi dal 1° maggio del 2023 sino al 1° maggio del 2027.

I provvedimenti si inseriscono nell’ambito della condizionalità rafforzata e si articolano secondo due nuove Bcaa: buone condizioni agronomiche e ambientali. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono queste Bcaa.

Rotazione dei terreni, politica agricola comune e buone pratiche agronomiche: cosa cambierà dal 2023

Rotazione terreni spighe
Cereali – foto dda pixabay

Le due condizioni da soddisfare stando ai contenuti delle due nuove Bcaa (7 e 8) in vigore dal 1° maggio 2023 prevedono che nella gestione agronomica dei terreni sia rispettata la rotazione delle colture e che almeno il 4% delle semenze siano destinate ad elementi non produttivi.

Queste bcaa hanno valore giuridico e impattano fortemente la legislazione in materia agricola per le prossime semine autunnali. Gli ordinamenti colturali prevedono quindi il rispetto di queste condizionalità nella gestione dei seminativi ed è necessario rispettarle per beneficiare del finanziamento di base.

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Gli agricoltori dovranno rifarsi, per agire nel totale rispetto della legge, ai contenuti delle Bcaa 7 e 8 del Regolamento 2021/2115 e al Piano Strategico Nazionale. Si dovrà consultare ancheil Reg. di Esecuzione Ue 2022/1317 del 27 luglio 2022 insieme al Decreto Ministeriale n.ro 362512 di agosto 2022.

Non disperate, sono previste anche delle deroghe in previsione di problemi e ostacoli all’applicabilità fattiva delle due buone Bcaa. L’anno di domanda, fissato al 2023, è stato reso più flessibile per favorire la ripresa dalla crisi cerealicola e alimentare generata dal conflitto in est-Europa.

In particolare il tentativo è quello di lasciare che il problema del ritardo sullo stoccaggio alimentare venga colmato e che la produziione alimentare agricola possa riprendersi dal colpi dell’inflazione post-bellica. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevedono le due Bcaa per evitare di incappare in errori.

La rotazione sui seminativi, oggetto della Bcaa 7, prevede un cambio della coltura per anno. Sono escluse le colture pluriennali, le piante deputate al foraggio e i terreni a riposo. Alternare frumento duro, tenero, triticsle, spelta e farro non varrà come cambio colturale.

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Questi cereali sono ritenuti della medesima radice pertanto la rotazione, in questo caso, non rispetta le condizionalità. Le aziende che deputano piu del 75% del terreno a foraggio o piante erbacee sono esentate. Anche i terreni leguminosi e lasciati a riposo sono esentati. La degora nella rotazione è prevista per le aziende detentrici si terreni montani o gestiti secondo aridocoltura.

Quanto alla Bcaa 8, rientrano in quel 4% di terreni destinati all’improduttività le fasce inerbite, le terrazze e i suoli a riposo. Superifici non deputate all’agricoltura come siepi, viali alberati, stagni, terrazzamenti, sistemi idraulico-agrari. Gli alberi registrati nell’elenco degli alberi monumentali (D.M. 23 ottobre 2014) rientreranno nella categoria) assieme alle superfici finanziate con Reg. (Cee) n.ro 2080/1992 e Misura H del Psr 2000-2006 .