E’ importantissimo saper riconoscere lo stato d’animo del nostro cane. Solo così sapremo come aiutarlo a rilassarlo
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Proprio con un bambino o un adulto, il cane è molto legato alle sue emozioni. E di conseguenza è bene che il padrone sia a conoscenza dei suoi vari stati d’animo. Solo così, infatti, sarà in grado di aiutarlo a rilassarlo. Lo stesso discorso, naturalmente, vale quando è stressato, nervoso. Basta solo osservare il suo comportamento che figlio delle emozioni.
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La prima azione da compiere è quella di rimuovere l’elemento che preoccupa o stressa il cane. Se dovesse soffrire lo stare in mezzo alla gente è importante spostarsi nelle zone poco affollate. Piano piano, in maniera graduale, poi, si potranno affrontare gli ambienti affollati, ma se il problema dovesse persistere è opportuno affidarsi a un educatore cinofilo. Questa figura, guiderà il cane e la sua famiglia ad affrontare il mondo esterno nel migliore dei modi.
Altra soluzione è quella di dargli da leccare. Si tratta, infatti, di un’azione che gli abbassa il livello emozionale. Per questo motivo gli si può dare un Kong riempito con del formaggio spalmabile o ricotta. Questo rimedio è particolarmente consigliato per quei cani che soffrono di determinate situazioni della situazioni. Molti cani, d’altronde, leccano il padrone nel tentativo di ridurre la condizione di stress.
Altre razze, soprattutto quelle dotati di una motivazione cinestesica, potrebbero gestire lo stress correndo. Per questo è importante, qualora sia questo il caso, trovare parchi e luoghi dove farlo correre liberamente. Anche senza guinzaglio. Altri cani, come quelli da caccia, si rilassano soprattutto quando si possono dedicare ad annusare. Ovvero dargli la possibilità di sfruttare il loro grande talento. Inoltre lasciarlo giocare in questo modo, oltre ad aumentargli l’autostima, permetterà al cane di concentrarsi su un certo odore eliminando, allo stesso tempo, ciò che lo infastidisce.
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Non si può sottovalutare, poi, l’importanza di creare empatia con il cane. Riconoscere subito lo stress e il nervosismo. Solo così, con impegno e dedizione, il padrone sarà a conoscenza dei suoi bisogni etologici. Infine, l’ultima azione da fare è aiutarlo a concentrarsi e a affrontare determinate situazioni che gli creano stress. E’ come per gli esseri umani che hanno paura di volare e quando salgono a bordo dell’aereo giocano con enigmi, come parole crociate o sudoku, che impegnano la mente. Ecco lo stesso vale per il cane che, difronte a uno stress moderato e controllabile, si divertirà a svolgere attività di problem solving.