Aumenti luce e gas di ottobre, non sono per tutti: nessuno ci ha fatto caso

Alla fine sono arrivati gli aumenti di luce e gas, da 1 ottobre è avvenuto il ricalcolo, con cifre record, ma non sono per tutti.

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Energia elettrica (Pixabay)

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Il 1 ottobre è arrivata la stangata sul costo di luce e gas, con assurdi incrementi in bolletta che hanno mandato in crisi famiglie e commercianti. Combattiamo con i rincari già da mesi, ma mai si era toccato questo record negativo. Luce e gas alle stelle per la situazione politica, e i costi non accennano a frenare, salvo qualche intervento da parte del nuovo Governo o direttive imposte dalla UE.

Le stime di Nomisma Energia evidenziano un incremento del 60% sull’energia elettrica, quindi circa 25 centesimi in più per kWh rispetto al periodo estivo, ma l’impennata continua a salire, e se non viene frenata, questa raggiungerà il 100%. Si calcola che la spesa media complessiva di una famiglia sarà compresa tra le 1200 e le 1700 in un anno. Un salasso.

Incrementi di luce e gas: i provvedimenti del nuovo Governo

aumento bollette
Calcolatrice (Pixabay)

Per quanto riguarda gli incrementi del gas, bisogna attendere il mese di novembre. Tuttavia, le stime di Facile.It parlano di un incremento del 120%. Le famiglie rischiano di pagare circa 300 euro al mese solo di gas. Questo aggiornamento tariffario, però, non colpisce tutti, ma circa 7 milioni di cittadini, ovvero coloro che hanno un contratto di fornitura gas nel servizio di tutela.

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Tra l’altro, dal mese corrente è cambiata la modalità di fatturazione per il gas. Ora si paga mensilmente, per pesare meno sulle tasche degli italiani, ma in realtà non cambia nulla, è solo una questione psicologica, facendo sembrare la spesa meno pesante. Il nuovo Governo in carica, guidato da Giorgia Meloni, si dovrà assolutamente occupare di questa faccenda.

Non sarà facile gestire la situazione generale, ma occorre bloccare l’incremento delle bollette e diminuire i prezzi, altrimenti l’intero Paese salterà in aria. Una delle ipotesi è quella di stanziare 20 miliardi di euro per aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà. Il finanziamento sarà anticipato, senza aspettare la Legge di Bilancio 2023.

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L’Italia possiede degli arretrati mai riscattati, dei fondi strutturali del periodo 2014-2020 che potrebbero essere impiegati per far fronte a questo storico momento drammatico. Gli arretrati dovrebbero essere circa 45 miliardi, al momento ne servirebbero la metà. Il Governo, per utilizzarli, ora deve attendere il via libera da parte della Comunità Europea, ma ci vorrà tempo.

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