Il cavolo verza è uno di quegli ortaggi che il fisico assume come fosse una manna dal cielo. Ricco di vitamine e minerali, presenta però un problema: l’odore cattivo in fase di cottura.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Le proprietà nutritive del cavolo verza sono innumerevoli. Oltre al sapore e alla consistenza gradevoli, la sua assunzione è un toccasana per i meccanismi elettrolitici del nostro organismo.
L’unico problema presentato da questo ortaggio che è capace di farci arricciare il naso. In che senso? Il cavolo verza in fase di cottura sprigiona un odore che è tutt’altro che gradevole. Vediamo come ovviare al problema e gustarci l’ortaggio senza molletta sul naso.
Del cavolo verza sono note le molteplici proprietà nutritive. E’, fra gli ortaggi, uno dei più ricchi di vitamine e sali minerali, in special modo ferro e magnesio, fibre e acidi grassi del tipo omega 3 e 6. Il cavolo poi si declina in natura secondo diverdse varietà. Troviamo fra i componenti della sua stessa famiglia il cavolfiore, il cavolo nero, il broccolo, il cavolo di Bruxelles, il cavolo fiolaro e quello romano.
Il cavolo verza è anche un potente antinfiammatorio. Insomma, tutto sembra invitare a farne incetta, se non fosse per un motivo ben preciso. L’unico neo si rintraccia in fase di cottura. Il cavolo verza, sotto i fumi del vapore e dell’acqua bollente, sprigiona un odore piuttosto sgradevole che rende necessaria l’apertura delle finestre anche negli inverni più freddi.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Aglio fuori la porta, ti salva letteralmente la vita: come adoperarlo al meglio
Tuttavia, non c’è da disperare. Oggi presentiamo alcuni utili stratagemmi per poter ovviare all’olezzo poco gradito del cavolo cotto. Gli alleati nella battagli al cattivo odore sono l’aceto, il latte e l’alloro. Per quanto concerne la cottura al vapore o in pentola a pressione, basterà aggiungere due foglie di alloro all’acqua di cottura oppure un cucchiaio di latte o aceto bianco.
Un altro metodo ugualmente efficace consiste nel posizionare vicino alla pentola in cui sta cuocendo il cavolo un tozzo di pane imbevuto di aceto o limone, oppure, in alternativa una patata. Se il quantitativo di cavolo da cucinare richiede rinforzi, sono utili anche le accoppiate latte-alloro, patata-alloro o aceto-alloro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Salvia, ne basta un solo rametto per profumare l’intera casa: come adoperarla
In alternativa, dopo aver chiuso la pentola con il cavolo già avviato alla cottura, si può posizionare sul piano cottura, il più possibile vicino alla valvola di sfogo della pentola, una tazzina di caffè e aceto. Se l’idea di porre nell’acqua di cottura latte, aceto o alloro non mi convince, potrete posizionare sul coperchio della pentola la fetta di pane intriso di aceto.
La mollica intrisa di limone o aceto, andrà posizionata sempre in prossimità dello sfogo del vapore. In alternativa, la soluzione può essere messa in pratica a cottura ultimata, quando cioè le esalazioni sgradevoli avranno inebriato la stanza. Metti sul fuoco un pentolino con dell’acqua e dell’alloro e lascia bollire il tutto per qualche minuto. Il gioco è fatto: buon cavolo!