Sai chi è alla base della produzione delle divise dei carabinieri? Non è lo Stato, come molti potrebbero pensare.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
A occuparsi del design delle divise dei carabinieri non è lo Stato, come si potrebbe pensare, bensì gli specialisti della moda. Subito dopo la fondazione del Corpo dei Carabinieri, nei primi anni del 1800, si decise di imporre una divisa rispettosa del Regolamento per le uniformi (1814), per poi apporre alcune modifiche nel tessuto e nei colori già nel 1822. L’uniforme è l’insieme organico dei capi di vestiario, di equipaggiamento e di accessori.
Le divise dei Carabinieri si suddividono a seconda del grado e della funzione. L’uniforme ordinaria, sia in versione estiva che invernale, è nera e si compone di una giacca a quattro bottoni argentati, quattro tasche a toppa, controspalline fermate da un bottone argentato. I pantaloni presentano un taglio classico e con la banda rossa. La camicia è bianca con due taschini, inoltre, notiamo la cravatta nera, i guanti in pelle, le scarpe basse e il berretto rigido con il fregio dell’Arma.
Chi produce le divise delle Forze dell’ordine: il principale fornitore
Non tutti sanno che a produrre le divise della Forze dell’Ordine non è lo Stato, ma sono le grandi case di moda. E non si tratta di un fenomeno soltanto italiano, ma è così in tanti altri Paesi nel mondo. L’attuale uniforme dei Carabinieri è stata disegnata, infatti, da Giorgio Armani, nel 1998. La bandana rossa sui pantaloni, come riconoscimento è una sua idea, recuperata dagli archivi storici dei Carabinieri. Dunque è un omaggio alla storia del Gruppo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → OGM e prodotti bio, è questa la differenza sostanziale
In Francia, invece, le divise della Gendarmeria sono state disegnate, dal 2003 al 2021, dalla casa di moda Balenciaga, mentre l’azienda tessile Hugo Boss aveva disegnato le divise nere delle SS nella Germania nazista. Una tradizione, quella del rapporto tra Forze dell’Ordine e case di moda, esistente da quasi un secolo, da quando lo Stato doveva affidarsi alle grosse aziende tessili per la produzione dei tessuti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Odore della pioggia. E’ così che si chiama: quasi nessuno lo sa
Ma non è soltanto lo Stato a sfruttare il gusto degli stilisti, talvolta sono proprio le case di moda ad appropriarsi dello stile dei vari gruppi armati. Molte uniformi utilizzate in strada o sui campi di battaglia, sono state inglobate dal mondo della moda. E il caso più palese sono le divise militari americane, diventate poi capi di abbigliamento quotidiano, reinterpretate da tanti brand nel corso dei decenni.