Sostanze radioattive, sono ovunque: qui non l’avresti mai detto
2 anni fa
Per quanto ci possa sembrare strano, tutti noi siamo circondati da sostanze radioattive. E queste si trovano nei posti più impensabili
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In tutto il mondo sta serpeggiando la paura che la guerra in Ucraina, mossa da Putin, possa sfociare in un conflitto nucleare, tanto che lo Zar starebbe preparando dei test nucleari nucleari per i prossimi giorni. Qualora il Cremlino dovesse poi spingere davvero il pulsante rosso, le conseguenze sarebbero tragiche per tutto il mondo. Eppure il globo è già pieno di radiazioni e queste si nascondono nei luoghi più impensabili.
Circondati dalle radiazioni
E’ però opportuno fare una distinzione perché è vero che siamo circondati radiazioni ma queste sono a livelli molto bassi e non dannose. Queste, provengono da varie fonti come il Sole, sono state poi sfruttate con notevole successo in molti campi. Ad esempio in pochi sono a conoscenza che le banane lo sono. Questo frutto, infatti, è ricco di potassio. E il potassio-40 è, per natura, un isotopo naturale del potassio. Ma per avere una dosa pari a quella di una radiografia, bisogna mangiarne almeno 1000. Lo stesso potassio si trova anche nella birra.
Un altro alimento commestibile e radioattivo sono le noci del Brasile. Queste, infatti, sono circa 1000 volte più radioattive di ogni altro prodotto. Il motivo? Le radici di quest’albero sono molto grandi e assorbono il radio nel terreno. Ma per raggiungere livelli pericolosi bisogna mangiarne moltissime. Rimanendo nell’ambito culinario in Svezia sono stati trovati alcuni cinghiali radioattivi provenienti dal disastro di Chernobyl. In Inghilterra, a seguito del disastro della centrale nucleare di Sellafield sono stati invece trovati alcuni gabbiani esposti alle radiazioni.
Anche in casa, nei negozi e nei centri commerciali ci sono moltissime radiazioni. Ad esempio nei rilevatori di fumo è presente americio-241 che è radioattivo. Ma nessuna paura perché questo è protetto da ceramica e lamina. In casa invece una fonte di radiazione sono televisori e monitor a tubo catodico. Questi infatti possono emettere raggi X. Ma anche gli starter delle lampadine fluorescenti contengono krypton-85 che emettono raggi beta e gamma.
Girando poi centri commerciali e cinema spesso ci imbattiamo nei segnali di uscita. Ebbene questi contengono un gas radioattivo, il trizio. E proprio questo gli consente di brillare al buio. E un po’ lo stesso principio per gli orologi dai quadranti luminosi che portiamo al polso. Questi possono contenere il trizio o il promezio-147. Ma c’è dell’altro, perché quelli più datati potrebbero anche contenere la vernice radio-226.
Ce ne sono altri
Ad esempio chi va nei solarium è consapevole che questi contengono raggi ultravioletti. Queste, anche se non ionizzati, possono essere davvero dannosi. Ma non sono gli unici. Ad esempio, in Germania, è stato prodotto, per circa 20 anni, di un dentifricio radioattivo. Questo conteneva infatti il torio, un materiale estratto dal minerale monazite. Ma negli anni ’40 dello scorso secolo è stato ritirato. Anche le dentiere sono state per tantissimi anni radioattive. Colpa dell’uranio-238 utilizzato per rendere lucida la porcellana durante il processo di stampa.
E anche la ceramica è un prodotto che può contenere vari materiali pericolosi: uranio, torio e potassio. Ma non solo quella classica, perché in America è molto diffusa quella Fiestaware. Su queste, durante il processo di smaltatura dei piatti bianchi e quelli rossi, veniva utilizzato fino al 1972 l’ossido di uranio. Un altro oggetto molto diffuso sono le riviste. Quelle lucide sono dovute all’utilizzo del caolino, lo stesso materiale della ceramica. Rimanendo all’interno delle mura domestiche anche la lettiera per gatti contiene isotopi radioattivi presenti in natura, visto che queste sono a base di argilla o bentonite. I livelli, per noi e per gli esseri umani, sono più che sicuri.
C’è dell’altro
Un vecchio utensile casalingo come le lanterne a gas possono generare il torio-232. Anche la cucina può essere radioattiva. Soprattutto se si hanno dei piani di lavoro in granito. Questi, oltre a contenere uranio e torio, hanno anche il radon ovvero un gas che si forma una volta che l’uranio decade. Ma è impossibile che si raggiungano livelli malsani.
Per quanto il riciclaggio sia sempre una cosa buona e giusta è bene sapere che alcuni metalli riciclati potrebbero essere contaminati. Ed è già successo nel 2008 quando una grattugia è stata trovata contaminata dall’isotopo radioattivo cobalto-60. Tra gli oggetti, che negli ultimi anni sono stati riscoperti dagli amanti del vintage, ci sono i vecchi obiettivi delle fotocamere tra gli anni ’50 e ’70. Queste, nel vetro, hanno incorporato del torio.
Sebbene diamanti e preziosi siano le migliori amiche delle donne, come cantava Marylin Monroe, è bene sapere che le pietre come i zirconi contengono materiali radioattivi. E non dovete rimanere sorpresi se il nostro corpo contiene potassio-40 e carbonio-14.
Ci sono anche dei luoghi radiottivi
Ci sono, poi, anche dei luoghi che sono radioattivi. Tra questi il Campidoglio degli Stati Uniti. Le pareti di questo sono in granito e contengono grandi quantità di uranio. Addirittura 65 volte superiori agli standard dell’Agenzia per la protezione ambientale. Infine ci sono delle spiagge in Brasile, nello stato Espírito Santo, deserte. Queste, infatti, una volta erano considerate come curative, poi studi approfonditi hanno rilevato livelli malsani delle radiazioni gamma, probabilmente dovute alla presenza del monazite.