La tecnologia di ricarica degli smartphone è vicina all’uniformazione. Il Parlamento Europeo ha approvato il disegno di legge che sarà fattivo dal 2024.
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Dal 2024 entrerà in vigore una nuova legge sui dispositivi di ricarica degli smartphone e degli apparecchi elettronici tutti venduti entro i confini dell’UE.
La proposta di legge è stata approvata oggi, 5 ottobre, con un voto a larghissima maggioranza. Vediamo nel dettaglio in che modo la legge impatterà i dispositivi elettronici su larga e piccola scala.
La proposta di legge è stata avanzata dall’eurodeputato Alex Agius Saliba, dei Socialisti e Democratici di centro-sinistra. La proposta prevede l’uniformazione dei carabatterie a partire dall’autunno del 2024. In particolare tutti i dispositivi di ricarica dovranno essere provvisti di porta USB, analogamente ai modelli attualmente in commercio per apparecchi Android.
La proposta di legge non si limita a questo. Ad essere soggetta al provvedimento è la tecnologia di ricarica degli smartphone, dei tablet, delle cuffie, delle fotocamere, degli e-reader, dei videogame, delle casse portatili, dei dispositivi satellitari e delle console.
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I pc portatili, sorprendentemente non riportati nella lista, saranno interessarti ugualmente dalla misura a partire dal 2026. Anche la Apple, notoriamente elitaria col suo design da masse altolocate, sarà costretta ad uniformarsi alla legge. Gli iPhone sono provvisti di una porta definita “lightning” che probabilmente non brillerà più.
Ma perché approvare una misura simile? L’obiettivo, centrale per comprendere le ragioni della manovra, è quello di ridurre i rifiuti elettronici di circa 12.000 tonnellate l’anno. E’ una percentuale esigua se si considera che nel 2019 il nostro continente ha partorito 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti di questo genere. Meglio poco che niente.
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La proposta dell’eurodeputato ha incontrato un vastissimo consenso registrando la maggioranza di favorevoli, 602, 13 contrari e 8 astenuti. La Commissione ha parlato anche di risparmio proporzionale nei riguardi dei consumatori. Annualmente dovremmo arrivare a risparmiare 250 milioni di euro.
La legge deve ancora essere approvata in via definitiva. L’approvazione è prevista in data 24 ottobre nell’ambito della riunione dei ministri dell’Ambiente europei. A decorrere dalla data d’approvazione tutti i paesi membri avranno 6 mesi di tempo per integrare la legge nei propri ordinamenti.