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RoboCap, la pillola del futuro sarà la svolta: per cosa verrà impiegata

Si chiama RoboCap e potrebbe diventare la pillola del futuro. Questa potrebbe contenere qualunque tipo di farmaco: come verrà impiegata?

Pillole e capsule all’interno del corpo (Pixabay)

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Costituita da materiali molto simili a quelli che conosciamo per le capsule comuni, ossia un rivestimento in gelatina, ma con una caratteristica: delle piccola scanalature. È da qui che si disciolgono i principi della pillola e viene rilasciato il farmaco nel corpo. Quando si ingerisce la pillola, il rivestimento si discioglie a causa degli acidi dello stomaco.

A questo punto, si attiva una specie di motore all’interno della RoboCap, che permette alla pillola di girare su se stessa per rilasciare il farmaco attraverso le scanalature. Il movimento rotatorio, infatti, riesce a penetrare il muco del tratto intestinale, agendo in modo agile nel nostro organismo. Ma a cosa serve questa invenzione e per cosa sarà impiegata, di preciso?

Rivoluzione nella somministrazione di medicine: arriva la RoboCap

Siringa per iniettare farmaci (Pixabay)

La RoboCap permette di assumere medicinali senza ricorrere alle iniezioni e rappresenta il futuro dei trattamenti farmacologici. Al posto di fare iniezioni, cosa scomoda e che nessuno ama, la pillola facilità l’operazione. Basta soltanto ingoiarla ed il gioco è fatto. Facile da assumere, comoda, veloce e funzionale, la RoboCap è una vera rivoluzione nella somministrazione farmacologica.

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I ricercatori americani del Massachiusetts Institute of Technology di Boston hanno creato la RoboCap, descrivendo accuratamente la capsula attraverso le pagine della testata Science Robotics. La capsula è un micro robot per il rilascio del farmaco nel corpo, raggiunge facilmente l’intestino e somministra la medicina.

Tuttavia, il compito non è semplice, poiché i farmaci proteici non riescono a superare la barriera rappresentata dal muco del tratto digestivo. Per attraversarla, prima che la pasticca possa sciogliersi per via degli acidi, occorre un meccanismo. È qui che nasce l’idea del micro robot.

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Con l’aiuto di un team di ricercatori guidati da Giovanni Traverso, ricercatore del MIT, è stato inventato un robot in miniatura, in grado appunto di superare la barriera dell’intestino e depositare il farmaco nel corpo. Al momento, i test sono decisamente positivi e incoraggianti. I farmaci, in questo modo, potenziano le loro proprietà di decine di volte rispetto a un comune farmaco orale.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.