Si chiama Chloe Fitzpatrick ed è una giovane designer specializzata nella creazione di gioielli, ma i suoi nascono dai batteri.
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Una passione che la giovane Chloe Fitzpatrick, 21 anni, ha sin da bambina, è quella della moda, unita a un’altra interessante passione, la scienza. L’idea che la ragazza ha avuto, qualche tempo fa, è davvero originale e sta conquistando il mondo intero, portandola sulle copertine di tutte le riviste specializzate in moda. Come mai?
L’idea che ha avuto è folle, ma affascinante, ossia creare gioielli derivati da batteri. Una tecnica rivoluzionaria che potrebbe mettere i brividi, ma che sta sollevando grande interesse nell’ambito del design. Dopo la laurea in moda e design, Chloe ha condiviso sui suoi canali social le sue creazioni, diventando sempre più popolare.
Gioielli derivati dai batteri, l’idea folle di Chloe
La tecnica utilizzata dalla ragazza è semplice ed è la diretta interessata a spiegarne il processo creativo. Si prelevano i batteri dalle piante o dalla pelle umana, tamponando con un batuffolo, e poi li si trasferisce in laboratorio, inserendoli nella piastre. Successivamente, si fanno proliferare i batteri, invisibili a occhio nudo, attraverso una sostanza chiamata agar.
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Ricoprendo i batteri con questa sostanza, questi si moltiplicano fino a formare colonie, e così si rendono visibili nel giro di pochi giorni. La crescita dei batteri è casuale, perciò Chloe non interviene nel processo di formazione per modellare i futuri gioielli. Ogni gioiello, infatti, è unico per forma e dimensioni.
Dopodiché, la ragazza separa le colonie di batteri e le colora con tinture naturali e non inquinanti. Anche la colorazione, proprio come la forma e la grandezza di ogni singolo gioiello, è unica. I batteri della pelle si scuriscono maggiormente, a contatto con le tinture, rispetto a quelli prelevati dalle piante. Una tecnica interessante che ha permesso alla ragazza di creare anelli, braccialetti, collane e addirittura pietre fatte di resina contenente batteri.
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In tanti hanno definito il processo come bio-arte, ossia un connubio tra arte e scienza. Le opere di Chloe Fitzpatrick hanno riscosso talmente tanto interesse e successo che sono state esposte in diverse gallerie d’arte, tra cui il Kulanshi Art Center di Nur-Sultan, in Kazakistan. Una forma d’arte sicuramente particolare, che mette in luce la creatività della giovane designer.