L’olivo è una pianta considerata sacra sin dai tempi antichi. Sappiamo esattamente come favorirne la crescita? Scopriamo quale concime utilizzare.
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L’olivo produce dei succosi frutti capaci di fornire all’umana civilità il cosiddetto “oro liquido“. Parliamo dell’olio chiaramente, l’elemento più prezioso e nutriente esistente in natura.
Rovesciare l’olio in terra è, non a caso, sinonimo di sciagura. Vediamo oggi come aiutare la nostra pianta d’olivo nella crescita sana e rigogliosa servendoci della concimazione.
Concimazione dell’olivo: tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento
Pianta sacra ad Atena, l’olivo veniva piantato nell’antica Grecia attorno ai templi delle divinità per assicurarne la pace e l’armonia. Ancora oggi ha superato decenni di secolarizzazioni simboliche mantenendo intatto il suo significato di portatore di pace e tranquillità fra popoli e dei.
Il ramoscello d’olivo è stato non a caso ereditato dalla tradizione cristiana proprio con il medesimo significato. Oggi parliamo dell’olivo non dall’ottica simbolica ma da quella botanica. Cosa serve al nostro albero per crescere sano e forte? Se il tuo è un olivo impiantato, la concimazione adatta sarà quella da sostanza organica.
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Il concime più gettonato in questi casi è lo stallatico pellettato, una sostanza organica ricavata dal letame da utilizzare in quantità pari a 20-30 quintali per ettaro di terreno. Questa operazione è da effettuare quando la sostanza organica scarseggia nel terreno e pertanto è bene approvvigionarlo di elementi nutrititvi.
Se il tuo olivo è “di allevamento“, dovrai concimarlo a partire dal secondo anno di impianto in poi. L’operazione andrà ripetuta sino a che l’olivo non abbia raggiunto la completa maturazione della propria chioma, fino all’ottavo-decimo anno all’incirca.
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In particolare la concimazione dovrà apportare alla pianta i nutrienti essenziali allo sviluppo vegetativo. Parliamo di 16/300 g di azoto, 2/5 g di fosforo, 15/280 g di potassio. L’azoto, in particolare, andrà restituito in primavera o estate. Il concime andrà passato in prossimità delle radici dell’albero.
Per l’olivo “di produzione” la concimazione andrà effettuata nel periodo di tempo compreso fra febbraio e aprile. Andranno considerati: quantità di olive prodotte, perdite per dilavamento, erosione e microflora. Asportare 4 t di olive o 4 t di rami in fase di potatura corrisponde a prelevare 80 kg di azoto, 37 di anidride fosforica e 71 kg di potassio.
Per rimineralizzare il terreno saranno necessari 130 kg di azoto, 70 kg di ossido di potassio e 60 kg di anidride fosforica. Il concime più adatto sarà un concime misto organico a base di anidride fosforica e calcio, per coltivazioni bio sarà d’uopo servirsi di concimi organici bio a base di NPK.