Agrivoltaico, migliora notevolmente la qualità dell’uva: come funziona

Agrivoltaico, l’impianto innovativo intelligente che applicato ai vigneti garantisce e migliora: vediamo insieme di cosa si tratta

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Fotovoltaico agricolo (foto di Andreas Troll da Pixabay)

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L‘agrivoltaico è un impianto fotovoltaico che si inserisce perfettamente nel piano di transizione energetica a cui si sta indirizzando tutta Europa. Una nuova frontiera per le rinnovabili. Energia solare e agricoltura è una combinazione virtuosa e rappresenta anche un’occasione per migliorare la qualità del suolo.

Altro obbiettivo mitigare gli effetti della crisi climatica in agricoltura e favorire la biodiversità della flora e della fauna. Un approccio innovativo che permette di far convivere e interagire la generazione di energia solare e le pratiche agricole. In questo modo è possibile creare valore anche per il territorio e le comunità locali.

L’agrivoltaico: si risparmia e si migliora la coltivazione

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Impianto fotovoltaico agricolo (foto di Andreas Troll da Pixabay)

L’impianto fotovoltaico applicato all’agricoltura viene appunto definito agrivoltaico. File di pannelli solari sotto i quali si aprono spazi di colture o attività zootecniche. Benefici tanti dunque sia in termini di conservazione della natura che di salvaguardia dei servizi ecosistemici. E’ il caso di un vigneto di Toledo dove è nato un impianto agrivoltaico.

Sensori e algoritmi regolano l’ombra dei pannelli predisposti sopra le vigne. La Spagna con Winesolar si pone come paese all’avanguardia e con un‘ottica smart rispetto alla collegamento tra produzione energetica e quella vinicola. Tecnologia innovativa con automazione quella dell’impianto intelligente che governa e invia informazioni di gestione ai propri pannelli.

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Il sistema è in grado di controllare e fornire comandi in base al grado di umidità del suolo, vento e luce e di tutti quei dati utili alla coltivazione della vite. Un contributo diretto al miglioramento effettivo delle piante che ne escono beneficiate e protette. Tutto viene regolato in funzione delle migliori condizioni di crescita delle viti e del loro corretto sviluppo.

Il tutto riducendo le emissioni di Co2 in modo significativo e le spese di energia elettrica. Il vantaggio è a tutto tondo di questo progetto pilota che potrà ampliarsi ed arrivare in tutto il paese prima e in tutta Europa e nel mondo poi. La capacità attuale di 40 kW consente solo l’autoconsumo delle proprietà di Gonzales Byass e Grupo Emperador.

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