L’isola di Pasqua va a fuoco, i danni ambientali sono catastrofici

L’isola di Pasqua sta andando a fuoco, cosa sta succedendo? I danni all’ambiente sono innumerevoli.

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Statue “moai” dell’isola di Pasqua – Foto da Pixabay

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Conosciamo tutti l’isola di Pasqua, quella famosa isola conosciuta anche come Rapa Nui, situata nel cuore dell’Oceano Pacifico, vicino alla costa del Cile e caratterizzata da delle enormi statue dalla forma umana.

Deve il suo nome alla sua scoperta, effettuata proprio nel giorno di Pasqua del 1722 ad opera dell’esploratore olandese Jacob Roggeveen. Le note statue sono dei giganti monoliti detti moai, che sembrerebbero simboleggiare tutti i capi tribù degli indigeni che abitavano l’isola.

Le statue sono sparse per tutta l’isola e ancora oggi non si conosce il motivo della loro posizione ma soprattutto il modo in cui queste siano state trasportate. Quello che però sconvolge è l’incendio avvenuto lunedì scorso sull’isola. I danni ambientali sarebbero insormontabili. Scopriamo cos’è successo.

Incendio sull’isola di Pasqua: tutti i dettagli sull’accaduto

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Statue dell’isola di Pasqua incendiate – Credits: Tgcom24

Lo scorso lunedì oltre 100 ettari di bosco dell’Isola di Pasqua sono andati a fuoco. Secondo le stime delle autorità locali non i è trattata di una casualità, bensì di un incendio doloso.

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Secondo le autorità locali l’incendio sarebbe scoppiato nei pressi del vulcano Rano Raraku, zona dove è presente la maggior parte delle famose statue.

Quel che è tragico è che i danni ambientali sono innumerevoli. Tutta la vegetazione è stata letteralmente carbonizzata e ridotta in cenere, così come tantissime statue moai.

Purtroppo c’erano pochi volontari per poter estinguere in sicurezza l’incendio che ha distrutto gran parte dell’isola. Un colpo grosso non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per gli abitanti dell’isola che vivono prettamente di turismo.

Prima del Covid-19 sull’isola il turismo portava ben 160.000 visitatori all’anno, ma tutto è cambiato dopo la pandemia. L’isola è stata infatti chiusa al pubblico per tutto questo tempo, fino alla riapertura recente del 5 agosto.

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Adesso si teme il peggio data la necessaria richiusura del Parco Nazionale di Rapa Nui che dovrà contenere i danni e ristabilire l’equilibrio naturale della famosa isola.

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