La crisi energetica sta diventando sempre più pressante, alcune città hanno deciso di spegnere i monumenti durante la notte
Ormai siamo agli sgoccioli. La crisi energetica è un dato di fatto. Si comincia a risparmiare sulle bollette, e, non solo per noi cittadini nelle nostre case private, ma anche per i comuni di piccoli centri e di grandi città.
Già durante l’estate si stava pensando a un piano di ridimensionamento dell’illuminazione. Belluno, per esempio, dalla metà di Settembre ha spento le luci sulle vie e sulle piazze a partire dalle 2.30 del mattino fino alle 5.
Certe decisioni non sono passate inosservate. Il Codacons non concepisce una misura del genere, anche per i pericoli in cui possono incorrere tutti coloro che percorrono le strade buie durante la notte. Può trattarsi di semplice divertimento, ma pensiamo anche a chi si sposta per i turni di lavoro.
Le starde delle città, per essere sicure, continua il Codacons, devono essere perfettamente illuminate. Del resto, già altre città straniere, come la Francia, hanno imposto di spegnere le insegne dei negozi fino alle 6 del mattino.
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E il sindaco di Parigi, la signora Anne Hidalgo, già da Settembre, ha fatto spegnere le luci della famosissima Torre Eiffel, un’ora prima del solito. Così Berlino, che ha spento le luci di 200 monumenti storici.
Anche in Italia si è giunti a decisioni drastiche, ma, sembra, necessarie. Stefano Lorusso, sindaco del Comune di Torino, dopo avere illuminato la città di giallo e blu, per manifestare solidarietà e supporto al popolo ucraino, ora spegne tutto.
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Si comincerà con lo spegnere le illuminazioni degli edifici turistici, insieme a quelle dei ponti e alle facciate delle chiese. Alcune amministrazioni cittadine stanno già pensando al Natale. Sembra, infatti, che quest’anno vivremo l’arrivo di Santa Claus solo con la luce del caminetto, e non di quella delle luminarie che rallegrano le strade delle città e dei paesi.
Insomma, ci aspetta un inverno buio. Vivremo un’Italia che solo i nostri nonni hanno vissuto nel secolo scorso. Intanto il governo si sta attivando per rafforzare il bonus sociale elettrico e gas, al fine di assicurare un risparmio sulla spesa dell’energia, per le famiglie a basso reddito.