Il segreto per studiare in maniera proficua sta nel fare la giusta alimentazione. Per fare i bene i calcoli, scopriamo quanta energia si consuma in un’ora di studio.
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Lo studio è un’attività che può oscillare dall’essere monotono oppure assolutamente stimolante. Tutto dipende ovviamente da numerosi fattori, come la propensione per lo studio ad esempio che non uguale in ognuno di noi. La materia che si studia è certamente una variabile importante perché ogni soggetto ha le proprie inclinazioni che vengono poi assecondate completamente nella fase dell’istruzione universitaria.
Sino a quel momento però bisogna studiare tutto quello che prevede il grado scolastico di riferimento. C’è un modo per fare in modo che lo studio – a prescindere che possa piacere o meno – sia mento stancante. Un punto importante su cui è intervenuta la ricerca scientifica ed ha veramente presentato qualcosa di molto interessante.
Un’ora di studio, quanta energia si consuma? I dati
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Un equipe di scienziati infatti si sono prodigati alla ricerca della risposta esatta al quesito: quante calorie fa consumare un’ora di studio? Un punto che suscita un certo interesse soprattutto per gli studenti di ogni grado e dislocati in ogni angolo del mondo. La ricerca è riuscita a fornire un aiuto concreto perché dalla risposta derivano delle variabili su cui la scienza stessa è intervenuta.
Bene, un’ora di studio fa bruciare parecchia energia, si parla infatti di ben 126 kcal, da escludersi coloro i quali studiano per finta. Ovviamente, al di là della battuta occorre precisare come quindi sia importante intervenire per evitare che lo studio possa diventare un’attività faticosa e quindi controproducente.
Seguire una sana alimentazione è fondamentale, mangiare gli alimenti giusti lo è ancora di più. Lo studente infatti deve consumare carboidrati – precisamente 30 grammi – perché forniscono l’energia necessaria per rendere la nostra mente bella attiva. Importante però sapere il quantum da addentare.
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Bene, per compensare i 126 kcal “smaltiti” studiando, basta mangiare una fetta di pane – senza marmellata, non barate! – in modo che rilascia al nostro organismo gli zuccheri utili per espletare questa attività. La fetta di pane attraverso il processo della glicolisi si trasforma in glucosio – zucchero – e seguono una serie di step che consentono di evolverlo in energia per il nostro organismo.