Il timo è una delle piante aromatiche che arricchiscono i nostri piatti, ora possiamo moltiplicarla facilmente
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Il nome botanico della specie è stato definito nel ‘700 dal biologo svedese Carl von Linné, nella pubblicazione Species Plantarum. L’etimologia sembra derivi dal un termine greco, thýmon, il cui significato è forza e coraggio.
Qualità risvegliate in coloro che ne odorano il profumo balsamico. Questa parola fu usata per la prima volta da Teofrasto, un filosofo e botanico discepolo di Aristotele. Indicava una pianta profumata utilizzata come incenso nei sacrifici. Altri studiosi invece ritengono che il significato etimologico sia profumo.
Come moltiplicarlo con il metodo della talea
Al timo sono attribuite proprietà antispasmodiche, stomachiche ed espettoranti. Questo per la presenza di flavonoidi nella pianta, e di olio essenziale nelle sommità fiorite. Viene usata anche in cucina per aromatizzare varie pietanze.
Si tratta di una piantina perenne e legnosa con un aspetto arbustivo e molto ramificato. Le gemme sono sulle sommità. Diffusa in tutta Europa, ve ne sono varie specie a seconda delle zone. Dalla nostra piantina possiamo ottenere facilmente nuovi arbusti attraverso un sistema che viene definito talea.
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Il periodo ideale per farlo è la primavera inoltrata, ossia aprile-maggio. Oppure in autunno nel mese di ottobre ed inizio novembre. Per questa procedura è importante partire da una pianta, naturalmente sana, che abbia più di due anni.
Ci serve una ramificazione di circa 8 centimetri dalla quale spuntino ramoscelli già lignificati, o comunque non troppo verdi. Tagliamola e ripuliamola dalle foglie nella parte inferiore, per circa 4 centimetri.
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Facciamo un taglio netto ed obliquo. Inseriamola poi ben dritta in un vaso con del terriccio, la cui profondità deve essere un pò superiore alla parte defogliata. Questa tipologia di erba aromatica è abbastanza semplice da far radicare, anche senza l’ uso di prodotti particolari.
Possiamo usare un terriccio universale, idealmente senza torba. Irrighiamo in modo costante ma non eccesivo. In primavera dobbiamo fare attenzione alla siccità, mentre in autunno al gelo. .Quando la talea attecchisce si creano le radici e nascono le foglie. Dopo qualche mese può essere trapiantata in terra o in un vaso adatto.
