Sapevate che le foglie di edera nascondono tante risorse? Andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa stiamo parlando e cosa farne della fioritura della pianta.
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Una delle piante tipicamente autunnali, e molto sottovalutata per le sue particolari peculiarità, è sicuramente l’edera. L’edera è una pianta estremamente velenosa e anche i suoi frutti non vanno assolutamente assaggiati.
La grande particolarità di questa pianta è che si tratta di una liana, un tipo di piantagione molto rara in Italia. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire qualche dettaglio in più su di lei.
Possiamo definire l’edera come una pianta epifita, ovvero una pianta che si serve di un supporto di altre piante per direzionare le sue foglie verso la luce del Sole. Questo tipo di pianta, inoltre, presenta anche delle radici aeree, oltre alle radici comuni, che si servono dell’umidità per trarne beneficio.
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Tuttavia se andiamo a recidere le radici la pianta, nonostante sia molto forte, pian piano essiccherà. Il suo nutrimento, infatti, parte soprattutto dalle radici più profonde fino alle sue foglie che possono essere di due tipi: foglie della luce e foglie dell’ombra.
Le foglie della luce, che sono ben illuminate, sono tipicamente a forma di cuore. Le foglie dell’ombra, invece, dove non batte il Sole, sono tipicamente hanno spessore più grande rispetto alle altre. In città questo tipo di piante di solito viene rimossi perché può andare a cercare supporto negli alberi, causando la loro caduta.
Nelle foreste questo fenomeno è molto utile perché permette ad alberi vecchi di cadere sul terreno, lasciando posto a nuove specie di alberi più forti di quelle precedenti. Tuttavia un fenomeno del genere in città può essere molto pericoloso. Nel periodo autunnale anche le api “sfruttano” questa pianta. riuscendo a produrre anche il miele dalle foglie dell’edera.
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Utili anche per eventuali medicamenti avendo proprietà, è consigliabile fare uso medicamenti reperibili in erboristeria . Inoltre è riconosciuto l’utilizzo dell’edera anche per la cosmesi e, in particolare, per la cura dei capelli. Infatti un decotto all’edera può rinforzare il cuoio capelluto, oltre a scurire i capelli stessi!
Verso dicembre questa pianta dà i suoi fiori, che sono delle bacche molto scure molto velenose. Proprio per questo, non vanno assolutamente assaggiate. Insomma, come potete vedere, se si hanno alcune accortezze anche questa pianta può essere coltivata senza alcuna fatica.