Anche se si è costretti su una sedia a rotelle, i sogni volano in alto, ce lo ha dimostrato Federico Rossi
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Su Instagram si leggono le partole di Federico Rossi, un giovane atleta costrtto sulla sedia a rotelle:
“Chi più in alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna. citando il leggendario alpinista Walter Bonatti – L’ho sognato, ci ho creduto, e ho lavorato duramente perché ciò potesse accadere”.
Qualche giorno fa, Federico Rossi, atleta vicentino di 28 anni, è riuscito a coronare uno dei suoi sogni. Si è preparato a lungo per affrontare questa sua impresa. Infine è riuscito nel suo proposito lasciando stupite tutte le persone che lo hanno seguito in diretta.
Federico è sulla sedia a rotelle da quando ha 14 anni. Nel 2018, grazie ad una raccolta fondi, è riuscito ad acquistare una sedia molto particolare, che gli ha permesso di partecipare a molte maratone. Dotata di un telaio leggero in magnesio, è abbinata ad una coppia di ruote prototipo di un’azienda straniera.
Tutto il resto è frutto soltanto della sua tenacia, di lunghe esercitazioni e di forza di carattere. Così, ha deciso di allenarsi per affrontare una prova decisamente ardua, ma la forza di volontà lo ha sostenuto fino alla fine della sua impresa.
E’ riuscito a percorrere 25 Km, 48 tornanti di strada in salita, sulla sua sedia, con la forza delle sue braccia, arrivando in 7 ore 57 minuti e 56 secondi in cima allo Stelvio, sulla cima Coppi. Il tempo previsto era stato stimato intorno alle 10 ore, ma Federico è riuscito ad arrivare in anticipo.
La sua impresa, che ha sicuramente dell’eroico, è stata seguita da chi era con lui, come il suo preparatore atletico e la sua fidanzata, e da tutti coloro che lo hanno sostenuto duranti i mesi di allenamento attraverso i social.
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Nessuno prima d’ora era riuscito in tale impresa. Federico è sicuramente un esempio per tutti coloro che hanno un sogno nel cassetto, e che non hanno il coraggio di portarlo avanti. Alle diverse domande che gli sono state poste, ha risposto:
“Si tratta di voler esprimere al massimo la motivazione che mi ha portato sino a qui … Il desiderio, la volontà di ancora una volta voler tentare di spingermi oltre i miei limiti”.
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Ed oggi, dopo tanto lavoro e fatica è riuscito anche a ringraziare la sua sedia a rotelle:
“Però oggi, dopo tutta questa fatica fatta insieme, un po’ ci ho fatto la pace, con lei. L’ho guardata, e le ho detto grazie”.