Coltivare lo zenzero in casa è possibile, seguiamo qualche semplice passaggio, e avremo una pianta con i suoi particolari fiori tutto l’anno
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Lo zenzero, il cui nome botanico è Zingiber officinale Roscoe, è una pianta erbacea della Famiglia delle Zingiberaceae. E’ originaria dell’Estremo Oriente. Oggi lo conosciamo anche col nome inglese di ginger.
Il rizoma, ossia una parte della radice, presenta un sapore ed un aroma particolare e viene utilizzato in cucina, sia in polvere essiccata che fresco in fettine sottili. E’ stata una delle prime spezie importate in Europa, dagli arabi, che lo trasportavano in polvere, già nel quarto secolo a.C.
Nell’antica Grecia veniva utilizzato come digestivo dopo i pasti, ai Romani, invece, serviva per aromatizzare il sale e le salse. Il suo impiego nella manifattura dolciaria fiorentina, di età medievale, è attestato dalla sesta novella del Decameron.
Prodotto eclettico, si fonde con pietanze e bevande di ogni genere. In Giappone è normalmente servito in forma di pickle, un sottaceto agrodolce. Accompagnato da un piatto tipico, il sashimi, ossia un carpaccio di pesce o molluschi freschissimi, oppure carne tagliata in fettine sottilissime.
In Indonesia si usa anche nella preparazione di zuppe e piatti con salse. Lo zenzero fresco, con l’ebollizione, consente la coagulazione del latte, come il caglio ottenuto da altre sostanze di origine animale o vegetale.
E’ un ingrediente presente nella varietà di un rinomato cioccolato di Modica siciliano, e in aggiunta a bevande analcoliche o birre. Il famoso pan di zenzero, gingerbread in inglese, è un impasto per biscotti a base di zenzero, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, tipico del periodo natalizio in Inghilterra, nel Nord Europa e in America.
Visti i tanti usi in cucina dello zenzero, potrebbe essere utile imparare a coltivarlo, in modo da averlo sempre in casa. E’ una pianta che soffre sotto i 15 °C, mentre sopporta bene temperature superiori ai 40°C. Ama l’esposizione al sole o la mezz’ombra.
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Nelle nostre zone, visto il cima, si può coltivare solo in vaso e deve rimanere in serra o in casa da fine settembre a fine aprile. Come farlo? Tagliamo a pezzetti la radice di zenzero e lasciamola riposare per due giorni.
Mettiamo tutto in acqua per dodici ore , dopo di ché, chiudiamo in un panno bagnato per altri due giorni. Prepariamo il terriccio, che deve essere morbido, profondo, ricco di sostanza organica e molto ben drenato.
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Compost e fibra di cocco vanno molto bene, ma non sopporta i terreni calcarei e compatti. Invasiamo, dunque, la nostra radice e annaffiamola. In autunno e primavera somministriamo un concime organico.
Dopo circa 30 giorni potremo travasare le piantine e aspettare che si formi il rizoma, ossia lo zenzero, lungo le radici. Questo è nodoso e fibroso, con scorza spessa e si raccoglie a fine stagione, quando è terminata la fruttificazione. Va ripulito, lavato ed infine asciugato con un panno.