Bollette di luce e gas, da bimestrali a mensili, un cambiamento che spaventa gli italiani, ma cosa cambia?
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Dal mese di ottobre è cambiata la modalità di arrivo delle bollette di luce e gas, passando da bimestrali o trimestrali a mensili. Dopo l’aggiornamento del prezzo del gas, avvenuto a partire dal 1 ottobre scorso, l’ARERA ha comunicato l’introduzione della nuova misura. Si tratta di una cambiamento che spaventa tanti italiani, ma che cosa cambia, di preciso?
A aprire dal 1 ottobre 2022 le bollette di luce e gas, dopo il riconteggio dei prezzi, saranno mensili. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), su richiesta esplicita dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), ha introdotto la nuova misura. Secondo la società, questo è un buon modo, per tutti i cittadini, per controllare le proprie spese mensili.
Bollette mensili dopo il riconteggio sui prezzi: cosa comporta
La misura messa in atto comprende famiglie e imprese e resterà in vigore almeno fino al prossimo gennaio. Pur non riuscendo a limitare troppo gli aumenti del prezzo di luce e gas, gli interventi del Governo sono riusciti a ridurre l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica. In questo modo, l’ARERA abbandona l’utilizzo del riferimento europeo per il prezzo del gas, indicato dalla Borsa di Amsterdam.
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Insomma, si cerca di trovare un punto di contatto tra domanda e offerta all’interno del mercato italiano. Ma cosa cambia, nel passaggio tra le bollette bimestrali e quelle mensili? In realtà, persino gli esperti sono confusi, e non tutti concordano con l’efficacia del nuovo metodo, contrastando quindi quando asserito da ARERA.
Per alcuni, spalmare mensilmente la spesa sui prezzi delle bollette potrebbe essere una soluzione positiva. In questo modo, ogni cittadino sa esattamente quanto spende ogni mese e può tenere sotto controllo i costi. Per altri, invece, questo passaggio alle bollette mensili non apporterà alcun beneficio, anzi. In questo modo si apporteranno ulteriori incrementi, vista l’instabilità dei prezzi delle tariffe base.
Anche Codacons protesta contro la decisione di ARERA, considerando le bollette mensili un inganno, e ne beneficeranno soltanto le aziende fornitrici, creando problemi a tutte le famiglie e a tutte le aziende. Tuttavia, le bollette mensili portano maggiore trasparenza, se ci dovesse essere un incremento sul prezzo base delle fonti di energia, questo lo si deve subito comunicare al consumatore, in modo tale che questo possa prendere provvedimenti per il mese successivo.
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Si confermano, anche questa volta, i bonus sociali per le famiglie con livello ISEE inferiore ai 12 mila euro (ma che può salire anche fino a 20 mila euro per le famiglie numerose). Come previsto nel Decreto Aiuti Bis, i bonus saranno erogati direttamente in bolletta. Per conoscere il prezzo mensile esatto del gas, basterà aspettare il secondo giorno del mese.