Piante e confine: cosa dice la Legge a riguardo? Scopriamo insieme come poter evitare eventuali liti con il vicino.
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Quante volte vi sarà capitato di avere problemi con i vostri vicini per via di confini superati o magari di piante che li superano? Litigare con i vicini per motivi futili come un siepe un po’ troppo folta, purtroppo, è molto comune.
A volte le liti, però, diventano così accese da pensare di procedere per vie legali. Ovviamente la legge non vieta di avere piante sul balcone o in giardino, ma sicuramente stabilisce delle regole per le cosiddette “invasioni di campo” delle piante.
Grazie alla Legge, quindi, potremo finalmente sapere se effettivamente siamo o meno nel torto, senza ricorrere a vie legali, ma semplicemente essendo consapevoli di quali siano i nostri limiti. Vediamo allora cosa dice la Legge a riguardo.
Cosa dice la legge sulla distanza tra piante e confine con il vicino
In merito alla distanza da mantenere, il Codice Civile si esprime nel modo seguente:
” Chi vuol piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali”
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Si tratta, però, solo dell’incipit dell’ articolo 892 che determina come comportarsi in questi casi. Devono inoltre essere osservate alcune distanze che sono differenti a seconda del tipo di pianta in questione.
Ad esempio, nel caso di piante in vaso – quindi non da fusto – è necessario mantenere un metro e mezzo di distanza dal confine. Per gli arbusti, come ad esempio le siepi, è necessario tenersi distanti di circa mezzo metro.
Tutte queste regole, però, valgono soltanto in assenza di muri divisori. Quando sono presenti i muri, invece, si dovrà solo fare attenzione che le piante siano della stessa altezza del muro.
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Ma cosa fare se dei rami sporgono dalla mia parte? Certo non si può impedire al vicino di avere queste piante, ma lo si può costringere a potare le piante in questione, facendo si che queste non sporgano nella nostra proprietà.
