Decreto bollette in arrivo per sostenere famiglie e imprese contro i rincari dei prezzi energetici: vediamo nel dettaglio
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Un decreto ad hoc in anticipo sulla legge di Bilancio, fa capire quanto fosse urgente dare una risposta alla situazione emergenziale dovuta agli aumenti dei prezzi energetici. Le bollette di luce e gas sono alle stelle e famiglie e imprese fanno i conti con cifre esorbitanti. Tamponare e aiutare con misure e bonus l’obbiettivo del Governo uscente in collaborazione con quello entrante.
Sul piatto provvedimenti che dovranno essere approvati con urgenza e immediatezza a fronte dei costi spropositati delle bollette energetiche che stanno mettendo in ginocchio il paese. Famiglie e imprese sono in profonda crisi le une per arrivare a fine mese, le altre per evitare di chiudere. L’intervento è allo studio e le decisioni in merito saranno fondamentali per la sopravvivenza di molti.
Il nuovo Decreto sarà composto da provvedimenti di varia natura per affrontare e contrastare al meglio il caro bollette e dare respiro ai cittadini provati da anni di crisi prima pandemica, poi economica ed ora energetica. La prima misura è in realtà una conferma del bonus famiglie che erogherà più di 150 euro per le famiglie in difficoltà economica.
Bisogna pensare anche alle imprese pesantemente segnate dall’arrivo di bollette triplicate che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle stesse. Si valuta tra credito d’imposta e rateizzazione. E’ necessario lasciare liquidità alle aziende anche attraverso una probabile moratoria di almeno sei mesi sul saldo delle bollette.
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In vista anche la proroga dello sconto sulle accise dei carburanti che dovrebbe proseguire a tutto il 2022. Il cambio di governo che non aiuta potrebbe essere baipassato da una prima proroga amministrativa di un paio di settimane che darebbe il tempo al nuovo governo di procedere all’approvazione della misura per il tempo necessario.
L’Europa è al lavoro per dare risposte rispetto al tetto del prezzo del gas e al decoupling dei costi tra gas e corrente elettrica. Entrambi i fronti sono importanti per determinare effetti proprio sui rincari e dare una boccata di ossigeno a tutti gli attori coinvolti. L’Italia è pronta anche a fare da sola in caso di mancanza di approvazione a livello europeo.
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