Orto urbano, presentato il nuovo regolamento per fermare gli abusi

Orti urbani arriva la regolamentazione a contrasto degli abusi che purtroppo sono fuori controllo: vediamo nel dettaglio

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Giardini verticali (foto di Raffaella Faverzani da Pixabay)

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Un ritorno alla terra e alla sua coltivazione è tornato di moda grazie alla consapevolezza che ognuno di noi ha rispetto ai benefici di una vita salutare e a contatto con la natura. Soprattutto nelle città dove gli orti urbani sono diventati una realtà consolidata che si inserisce all’interno di una visione condivisa di sviluppo sostenibile.

Per orto urbano si intende uno spazio verde di proprietà comunale, di dimensioni variabili la cui gestione è affidata per un periodo di tempo ai singoli cittadini. A volte vi è la riunione in apposite associazioni di coltivatori appassionati ma non professionisti che ricevono in concessione per la produzione di fiori, frutta e ortaggi.

Orti urbani: basta abusi in arrivo il nuovo regolamento dai comuni

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Piantine coltivate (foto da Pixabay)

Gli orti urbani in genere sono collocati nelle aree periferiche dei centri cittadini dove si possono trovare piccoli appezzamenti di terreni che il Comune può facilmente dare in gestione attraverso bandi o dietro il pagamento di un piccolo canone di affitto. Inoltre gli spazi verdi degli orti aiutano a combattere il degrado di alcune zone spesso lasciate morire.

I vantaggi sono molteplici: in primo luogo la riscoperta del valore della terra, come la collaborazione tra cittadini e agricoltori nella produzione di prodotti freschi a chilometro zero. Esempio per le nuove generazioni che vengono sensibilizzate nel rispetto dell’idea di città più sostenibile e green. Per le vecchie generazioni sono da stimolo per stare all’aria aperta e fare un poco di esercizio fisico.

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Purtroppo come spesso accade le buone idee vengono sormontate da molte criticità nella gestione di questi importanti spazi verdi ed è necessario porre rimedio attraverso la regolamentazione puntuale. La situazione venutasi a creare è caotica ed evidenzia molti aspetti che non vanno.

La confusione genera confusione e ci si ritrova con terreni assegnati ma non coltivati, così come aree tracciate ma senza assegnazione. Intestazioni inesistenti o addirittura a persone nel frattempo decedute. Da qui la necessità di mettere in atto un nuovo regolamento a contrasto.

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Nuove regole

All’ordine del giorno le priorità sono la durata certa delle assegnazioni, sanzionare i comportamenti illeciti, implementare i controlli e le verifiche e calcolare un canone di gestione a carico degli affidatari dei terreni. Un pò di ordine nel caos che si era creato renderà un utile servizio a tutti e migliorerà la gestione degli orti e degli spazi assegnati.

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