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I frutti più strani del mondo, sembrano arrivare da un altro pianeta

I frutti più strani del mondo, ti facciamo conoscere quelli che forse non hai mai visto e che sono davvero particolari. Ecco tutti i dettagli

Cocktail con Dragon Fruit (Instagram)

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La frutta fa parte della nostra vita, c’è chi la ama di più e chi meno ma senza il nostro organismo non può stare. Negli ultimi tempi ci siamo avvicinati a frutti esotici che prima non facevano parte della nostra dieta come il mago, la papaya e l’avocado ma siamo sicuri di conoscere tutta la frutta del mondo?

Ce ne sono alcuni che sono veramente strani e sembrano arrivare da un altro pianeta eppure non è così. Hanno forma e colori particolari ma sono davvero dei frutti. Adesso ti raccontiamo tutto su di loro e rimarrai di certo senza parole.

I frutti più strani del mondo: ecco quali sono

Mano di Buddha (Instagram)

Sono curiosi, strani, così particolari da attirare l’attenzione al primo colpo. Si tratta dei frutti più strani al mondo. Uno tra questi è denominato “Mano di Buddha” e arriva dai paesi asiatici. Non è altro che una varietà di cedro, molto profumato, che vede crescere i suoi spicchi all’esterno che si diramano come se fossero delle dita. Si trova soprattutto in Cina, Giappone e India del Nord.

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Non solo la forma ma anche il colore della Pitaya attirano al primo colpo. Di colore quasi viola, molto spessa e con delle appendici filiformi che sbucano qua e là, il Dragon Fruit come viene chiamato in inglese, nasconde un cuore bianco, a volta rosa tenue, con tanti semi neri. Viene prodotto da una specie di cactus che cresce in Sud America e nelle zone sub-tropicali. Con qualche difficoltà inizia ad arrivare anche in Europa.

All’esterno sembrano una bacca o quasi un acino d’uva molto grande ma non sono nulla di tutto questo. Parliamo dei Litchi che custodiscono un frutto molto dolce, che nasce nel Sud della Cina. Attenzione alla buccia perché non si può mangiare come anche se gustato acerbo può essere pericoloso.

Molto particolare è il Frutto di Hala che in piena maturazione ricorda un po’ la forma di una pigna ma di colore acceso, quasi arancione. All’interno è molto fibroso e per questo le popolazioni indigene che lo gustano con la polpa preparano una crema o una farina. È tipico di Australia, Malesia, Papuasia ed Isole del Pacifico.

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Il Rambutan, infine, fa quasi impressione per via della sua buccia ricoperta completamente di filamenti che tendono al nero. La polpa, invece, è semi trasparente. Si tratta di un frutto molto diffuso nel Sud Est Asiatico ed in particolare in Thailandia.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.