Avete mai pensato che sotto ai nostri piedi ci potrebbe essere un vero e proprio tesoro energetico? Ecco qual è e come sfruttarlo
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Mese dopo mese si cercano sempre maggiori alternative al carbone, al gas e all’elettricità. Tutti fattori che stanno gravando moltissimo sulle bollette degli italiani a causa della guerra condotta dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. E proprio per questo il Bel Paese, estremamente arretrato per quanto inerente l’energie rinnovabili, ha iniziato ad investire nelle fonti elettriche alternative. Eppure al di sotto dei nostri piedi c’è un vero proprio tesoro energetico: le condutture idriche.
Le condutture idriche, infatti, nascondono al loro interno tantissima energia non ancora sfruttata. E allora cosa fare? Molto facile: basta installare sulle condutture dei generatori idroelettrici di piccole e micro scala per ricavare energia. A rivelare questa importante scoperto un gruppo di ricercatori della Oak Ridge National Laboratory. Il gruppo del Tennessee, per trarre le proprie conclusioni, ha analizzato i dati dei regolatori d’acqua già esistenti sia quelli già ottenuti rilevati grazie alle nuove tecniche di rilevamento.
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Negli Stati Uniti questo modello è già sfruttato e utilizzato. Ma attenzione sebbene possa essere sfruttato molto di più, al momento è solamente al minimo delle sue potenzialità. Infatti vengono prodotti appena 530 megawatt nonostante se possano ricavare 1,41 gigawatt. In pratica potrebbero essere alimentate più di un milioni di case grazie a una risorsa non sfruttata.
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Un’analisi che potrebbe essere molto importante perché l’energia idroelettrica, fino a 20 anni era considerata il 90% delle energie provenienti da fonti rinnovabili. E ora questa è messa duramente alla prova dal cambiamento climatico. Basta solo pensare ai tanti bacini idrici, fiumi e laghi, che si stanno prosciugando. Ma non si può dimenticare che l’installazione di questi porterebbe anche un secondo vantaggio: ovvero la sostituzione della maggior parte delle reti idriche italiane. Si tratta infatti di un sistema oramai vecchio e rovinato che porta a un grandissimo spreco d’acqua. Nel 2012, sempre in Italia, partì un progetto molto simile: Giralog. Questi avevano studiato e sviluppato un prototipo di una mini turbina, da installare all’interno di un tubo, che nel momento in cui gira produce energia all’interno della stessa rete idrica.