Legna, pellet e chi più ne ha più ne metta. Il caro energia ha sconvolto l’economia dei combustibili. Facciamo chiarezza sui costi per il 2022/23.
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Chi possiede un camino o una stufa elettrica avrà già fatto scorta di legna da ardere per l’inverno alle porte. Bisogna infatti affrettarsi per diverse ragioni.
Come alle porte di ogni inverno, il prezzo della legna, quest’anno in special modo, subirà un’impennata a cui stiamo di fatto già assistendo. Fra le altre preoccupazione c’è, quest’anno, quella per cui la legna possa arrivare a non bastare per tutti. Vediamo.
Legna sfusa ed in bancali: cosa è meglio?
Stando alle statistiche del caro prezzi inaugurato per mano russa con la crisi delle energie, la scelta migliore sembrerebbe quella di acquistare legna in bancali piuttosto che sfusa e suddifisa per quintali. Ma quanto cosa e cosa è possibile fare per risparmiare?
La variabilità dei costi della legna segue un’ampia gamma di variabili. Una fra queste è la distanza percorsa dalla legna a partire dal luogo di approvvigionamento per finire al luogo di distribuzione e commercio. In definita sono i costi di trasporto i novelli antagonisti dei nostri portafogli.
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Attualmente la legna sfusa venduta al quintale arriva a costare addirittura 20 euro per ciascun quintale acquistato. Per quanto riguarda la legna suddivisa per bancali, ad oggi la situazione è la seguente: 7 quintali di legna sfusa costano 140 euro, un bancale di legna consente di usufruire di 20 o 30 euro di sconto.
Ci sono tuttavia delle accortezze che può tornarti utile mettere in pratica proprio quando devi comprare la legna in bancali. Partiamo dalla constatazione basilare per cui la legna da ardere deve essere il più possibile asciutta, non umida, quindi. Scegli poi un tipo di legno che arda più lentamente.
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In base alla varietà di albero cambierà velocità di combustione. L’acacia, ad esempio, è da prediligere poichè la sua legna arde molto lentamente. I legni dolci, invece, bruciano in minor tempo e costringono a comprare, quindi, più legna. Pino, abete e pioppo, legni dolci, sono però perfetti per portare la fiamma a regime e creare il classico focolare domestico. Faggio, frassino, rovere e olmo sono invece legni forti non adatti a questo scopo.