Incredibile incontro tra un ricercatore e una lince canadese nera, avvistata per la prima volta una lince dal manto nero.
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È forse la prima volta che appare immortalato, ripreso con la telecamera del cellulare, un rarissimo esemplare di lince canadese dal manto nero, una cosa anomala. Un colore del pelo così scuro è una situazione anomala, e infatti la lince è affetta da melanismo. Il ricercatore che ha avuto lo splendido incontro con l’animale è rimasto a bocca aperta.
Nella Regione dello Yukon, uno dei tredici territori del Canada, situato nell’area nord ovest del Paese, proprio al confine con l’Alaska, il ricercatore universitario si è imbattuto in una lince dal manto particolare. Le immagini hanno fatto subito il giro del web, dove si vede, purtroppo in modo molto sfocato, la bella lince che si aggira nei pressi di una zona residenziale, immersa nel bosco.
Un’avvistamento molto raro. Prima d’ora era accaduto pochissime volte, e inoltre non era mai stato immortalato da una telecamera. Il maestoso felino, che vive nelle foreste boreali e che solitamente presenta una pelliccia grigia, bianca e marroncina, in questo caso si è distinto per il colore del suo manto, un nero lucido davvero raro.
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La causa è da ricercare nel melanismo, una condizione genetica già nota anche nei leopardi e nei giaguari, e che riguarda le famose pantere nere. Il giovane ricercatore, Thomas Jung, studente dell’Università di Alberta, ha avuto la fortuna di incontrare questo maestoso esemplare di lince canadese in una zona residenziale in provincia di Whitehorse, il capoluogo dello Yukon.
Il video girato dal ragazzo, della durata di pochi secondi, in realtà risale al 2020, ma solo in questi giorni le immagini hanno fatto il giro della rete. Nonostante una risoluzione pessima delle immagini, gli esperti non hanno avuto dubbi sull’animale: si tratta di una lince nera, dunque affetta da melanismo. Questa anomalia genetica provoca un eccesso di pigmentazione scura, quindi le comuni macchie nere, che dovrebbero “decorare” il manto dell’animale, si estendono su tutta la pelliccia.
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La testata Mammalia ha diffuso per prima le immagini, spiegando in un articolo che, in realtà, questa anomalia genetica è a tutti gli effetti uno svantaggio per il felino, poiché non riesce a mimetizzarsi tra la vegetazione, e quindi non riesce a cacciare bene le sue prede senza farsi notare, specialmente in inverno, con la neve bianca che fa da contrasto.