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Quanto costa essere donna? Diamo qualche risposta tirando le somme

Quanto costa essere donna? Certamente non poco. Nelle ultime indagini condotte sul campo è emerso un dato sconcertante ed intollerabile, soprattutto al giorno d’oggi.

donna con cappello – Pixabay

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Diciamo sempre che siamo nel 2022 e quindi nell’era moderna. Nonostante questo però sappiamo bene come certi preconcetti ed idee frutto di un passato ormai lontano, permangano ancora a livello sociale portando quindi a fatica idee e valori di cui ancora – per questa continua ombra arcaica – sono da conquistare al 100%.

Sicuramente questo continuo retaggio mette a dura prova la vita delle donne. Sono proprio loro le vittime in tutti i campi perché protagoniste di continue discriminazioni. A tal proposito, vi siete mai chiesti quanto costa essere donna? Dati alla mano, la risposta vi farà assolutamente riflettere.

Quanto costa essere donna, dati alla mano

impiegati a lavoro – Pixabay

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La posizione della donna non è per nulla agevole, tanto per cambiare. Anzi, permeano attorno alla sua figura una serie di contraddizioni. Partiamo ad esempio col notare che un qualcosa che viene usato dalle donne presenta un costo veramente alto. Parliamo in primis di assorbenti e tamponi; i prezzi arrivano alle stelle per un bene che dovrebbe essere di prima necessità e di cui le donne non possono fare a meno. Una spesa mensile e costante per un lungo periodo della vita.

E che dire ad esempio dei prodotti per la depilazione, quali i rasoi? Si assiste infatti ad una differenza di prezzo per due tipologie di merce la cui differenza riguarda solamente il colore, rosa per donne e blu o neri solitamente per uomo. Ma vi è ancora dell’altro, c’è ad esempio chi ha notato che la stessa differenza di prezzo si assiste anche per alcuni deodoranti roll-on.

Ma oltre il danno la beffa, verrebbe da dire. Scomodare il detto popolare è doveroso in quanto da un’ulteriore indagine è emerso come a parità di mansioni la donna guadagna meno dell’uomo e questo non fa che aggravare la condizione del gentil sesso non solo sul pianto etico ma anche strettamente economico. Insomma, una pink tax che non avrebbe alcun fondamento.

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Molti rispondono a questa constatazione sostenendo che il problema non si pone in quanto una donna può acquistare un rasoio da uomo e risparmiare. E’ proprio per questo che ancora viviamo nell’era del maschilismo galoppante. Si potrà parlare di parità solo quando la donna non dovrà ricorrere ad alcun escamotage per condurre la propria vita in serenità. 

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.