I modi di dire relativi al mondo animale sono tanti e, in molti casi, anche divertenti: scopriamo da dove derivano.
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Di espressioni che prendono come esempio gli animali ce ne sono tantissime, ma il paragone tra l’essere umano e un animale rispecchia davvero la realtà? Sentiamo queste frasi quasi ogni giorno, “lento come una lumaca”, “dormire come un ghiro”, oppure “versare lacrime di coccodrillo”, sono tutti modi di dire divertenti che caratterizzano una persona.
Il paragone tra uomini e animali esiste da sempre, dopotutto, anche noi apparteniamo al regno animale. Se ci guardiamo bene attorno, possiamo notare che abbiamo alcune caratteristiche simili. Diamo uno sguardo ai modi di dire più frequenti, nati nei decenni scorsi, e che non si discostano tanto dalla realtà.
Come accennato, di modi di dire citando le caratteristiche di un animale ne esistono tantissimi e sono anche molto diffusi nel mondo. Tra le espressioni che sentiamo più spesso, ad esempio, c’è “sei lento come una lumaca”. Forse è la frase più conosciuta di tutte, e in effetti, le lumache sono animali molto lenti. Non possedendo zampe, sono costrette a muoversi strisciando. In un’ora, questo animale percorre soltanto 50 metri.
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Un’altra espressione che si sente dire spesso è “versare lacrime di coccodrillo”. Come mai? In realtà, i coccodrilli sono rettili che non piangono, almeno non nel senso che intendiamo noi. Le loro lacrime, infatti, non sono legate a uno stato emotivo, ma sono alla base di un processo di pulizia del bulbo oculare per disinfettare da batteri e tossine.
Non avendo pori sulla pelle, come la nostra epidermide, i coccodrilli sudano ed espellono tossine proprio attraverso la lacrimazione. Quindi, il detto si riferisce a un pianto finto, non dettato dal cuore. Altra espressione molto famosa è “cieco come una talpa”. Questa è semplice da decodificare: la talpa è un animale dagli occhi piccolini, coperti da una speciale membrana che serve a proteggerli dalla terra, durante gli scavi. Questa membrana la fa sembrare cieca.
E del detto “matto come un cavallo”? Si usa perché i cavalli sono tutti pazzi? Il cavallo è un animale estremamente intelligente, ma anche autonomo e dall’indole selvaggia. Il detto si riferisce al suo carattere indomabile e libero, specialmente a quando scalcia per non farsi cavalcare. Invece, la frase “solo come un cane”, a cosa si riferisce?
Se osserviamo bene la realtà, i cani non sono affatto animali solitari, cercano sempre la compagnia, sia dell’uomo che del branco, ma allora perché questo detto? Probabilmente nasce in riferimento ai cani randagi, che sopravvivono da soli in strada, e che sono sempre alla ricerca di cibo.
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E ancora, “occhi da pesce lesso” è facilmente intuibile, i pesci hanno gli occhi a palla, quindi questa espressione si riferisce a uno sguardo fisso, incantato, con le palpebre sgranate. Infine, il detto “faticare come un mulo”, è un’espressione che si riferisce a una persona che lavora duramente, proprio come il mulo, un animale che per secoli è stato impiegato nei lavori pesanti e per trasportare sul dorso carichi imponenti.