Pannelli solari l’efficienza viene garantita anche dalla distanza che si interpone fra le celle: vediamo nel dettaglio
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Le tecnologie green che si stanno imponendo prepotentemente sul mercato energetico, a causa della spinta data dalla crisi energetica da un lato e dal conflitto in Ucraina dall’altro, sono al centro della ricerca mondiale. Analisi e confronti sono all’ordine del giorno per poter valutare i risultati ottenuti in questi anni e le prospettive ancora da raggiungere.
Le innovazioni nel settore energetico continuano a marcare il passo dell’avanguardia e del progresso scientifico, continuando a stupire e a migliorare. Non ci si accontenta di quanto raggiunto sinora e la propensione al superamento dei limiti riscontrati è al massimo storico. Tecnici qualificati e specialisti del settore lavorano alacremente per ottenere la migliore tecnologia possibile, alle migliori condizioni possibili.
Pannelli solari e la distanza corretta per la miglior efficienza energetica ed economica
Lavori di settore, analisi e studi contribuiscono ad implementare la ricerca fornendo dati ed evidenze. E’ il caso dello studio promosso dal National Renewable Energy Laboratory in collaborazione con le Università di Portland e dello Utah negli Stati Uniti. La loro attenta analisi ha riguardato diverse configurazioni di impianto da un punto di vista tecnico-economico.
I risultati mostrerebbero come l’aumento della distanza fra le file di moduli fotovoltaici potrebbe incrementare la produzione energetica e migliorare l’economia . Alla base della ricerca la consapevolezza accertata che il calore, generato dalla fase di trasformazione tra energia solare ed elettrica, diminuisce l’efficienza dei pannelli.
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Ergo, se si aumenta la distanza fra essi si migliora il passaggio di aria necessario per il raffreddamento convettivo delle celle fotovoltaiche contenute nei moduli . Tutta la disposizione relativa ai pannelli influisce sul flusso di aria e la temperatura è determinante sull‘efficienza stessa della tecnologia fotovoltaica.
Via allora alle nuove distanze calcolate correttamente tra moduli per raggiungere la massima efficienza energetica possibile in un’ottica di miglior raffreddamento delle celle altrimenti in evidente stress produttivo. E quando si migliorano le prestazioni vi è subito un netto abbattimento dei costi relativi.
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Un aiuto dunque per molte applicazioni dei pannelli solari che vengono sempre più impiegati e installati in molti settori. Parlando di file di moduli il primo settore che potrebbe beneficiare dei risultati di questi studi è proprio l’agrivoltaico. L’aumento di spazio influenzerebbe anche il numero di colture posizionato al di sotto dei moduli con un incremento delle varietà utilizzate. Sistemi potenzialmente più adeguati e compatibili con l’agricoltura su larga scala.