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Estrarre l’oro dalle apparecchiature rotte: i due metodi per farlo

I due metodi efficaci per poter estrarre l’oro dalle apparecchiature rotte. Ci avete mai pensato? Un passo avanti non solo per l’ecosistema  

Lingotti d’oro (Pixabay)

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Spesso, ignoriamo che, all’interno delle apparecchiature elettroniche che non usiamo più e di cui intendiamo disfarci è nascosto un piccolo tesoro. Ebbene sì. Tali apparecchiature, così come i circuiti stampanti, sono prodotte utilizzando materiali preziosi, come, ad esempio l’oro. C’è da dire che, tali componenti sono molto difficili da estrarre, soprattutto in maniera ecosostenibile. Tuttavia sono stati studiati metodi, efficacissimi, per poter estrarre l’oro in modo semplice ed in modo assolutamente green. Scopriamo quanto c’è da sapere al riguardo.

Estrarre l’oro: due metodi efficaci, ma non ecosostenibili

Orologio con ingranaggi d’oro (Pixabay)

Con questo articolo, dunque, tenteremo di spiegare in modo semplice, quali sono questi metodi, riconosciuti ed utilizzati, per poter estrarre l’oro dalle apparecchiature rotte. In modo particolare, nel settore industriale, sono utilizzati due metodi per quanto riguarda l’estrazione dell’oro. Il primo metodo è quello comunemente chiamato pirometallurgia, il processo di estrazione avviene utilizzando temperature molto alte, superiori ai 1.000 °C.

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Senza dubbio si tratta di un metodo dall’altissimo dispendio energetico, di conseguenza molto costoso. Inoltre questo metodo non è per niente sostenibile: attraverso questo processo vengono, infatti, rilasciate le diossine, dannose per noi e per il nostro ecosistema. Il secondo metodo è chiamato idrometallurgia, in cui vengono utilizzati solventi liquidi per poter separare i metalli dal minerale. I solventi utilizzati sono, in genere, l’acido cloridrico, l’acido nitrico ed il cianuro.

Il processo industriale, dunque, per quanto riguarda questa pratica, come abbiamo visto non è assolutamente green. Anzi. Inoltre, spesso, a seguito di questi trattamenti, l’oro estrapolato non risultava più utilizzabile. Un doppio spreco, quindi. Si tratta di un grosso problema, questo, per l’industria del riciclo, in quanto è senza dubbio un’ottima opportunità per l’economia circolare. Opportunità di cui la nostra economia viene privata. Ma esiste un trucco, molto semplice, per poter estrarre l’oro. Qual’ è? Prevede l’utilizzo di una soluzione formata da ossidante e acido acetico.

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Con questa soluzione saranno necessari non più di 10 secondi per estrarre l’oro, lasciando intatti gli altri metalli. Un metodo, così come hanno suggerito gli studiosi, che può portare a benefici economici davvero incredibili. sarebbe, questa, una piccola rivoluzione tecnologica, in grado di abbattere le spese, fino a 66 dollari al kg. Purtroppo, considerata la carenza degli adeguati metodi di riciclo, circa l’80% di questi materiali finisce nelle discariche, provocando così anche un discreto danno per il nostro ecosistema. Danno che, potrebbe essere tranquillamente risolto, in modo assolutamente green, utilizzando semplicemente dell’aceto. Incredibile, no?

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.