Ha mai sentito parlare del sovescio? E’ una pratica veramente interessante oltre che utile, quindi devi conoscerla assolutamente.
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La lavorazione dei campi è un lavoro duro e non stupisce pertanto che alle nuove generazioni non piaccia così tanto occuparsene. Un mondo di sacrifici che poi tuttavia ricompensa nel migliore dei modi. Un rapporto bilaterale perfetto: do ut des. Se il contadino dà molto ai campi questi ripagheranno perfettamente.
Ecco perché gli esperti del settore se ne prendono cura praticamente tutto l’anno e sono sempre alla scoperta di quegli spunti e quelle tecniche perfette per proteggere il terreno da possibili attacchi minatori. Viene in nostro soccorso la tecnica del sovescio, la conosci? Ecco alcuni utili spunti.
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La tecnica del sovescio merita più successo di quanto ne abbia perché è veramente utile. Viene definita come una pacciamatura vivente in quanto consiste nel coprire il terreno da ogni possibile minaccia. Ovviamente però si differenzia in quanto il sovescio ha per oggetto la coltivazione di piante, dopo vedremo quali, perché lo scopo è altresì quello di mantenere il campo fertile per le stagioni a seguire.
Ad esempio, fine ottobre è proprio il periodo adatto per procedere con questa tecnica. Ecco quindi le piante che solitamente vengono scelte: gli esperti suggeriscono le leguminose come ad esempio le fave, la soia, il pisello ed il fagiolo in quanto apportano azoto e non a caso sono le più usate. Seguono anche le graminacee come grano, avena, segale ed orzo dato che apportano carbonio. Infine, anche le brassicacee sono molto impiegate come la senape bianca e la colza. Tuttavia, per assicurare un’ottima riuscita, si è soliti creare un mix con queste tre categorie, il terreno ne uscirà ricchissimo.
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Sono numerosi i benefici apportati dalla pratica agricola dall’aumento della fertilità del suolo al contenimento delle erbe spontanee le quali non trovano spazio per moltiplicarsi. A questi si aggiungono la conservazione dell’umidità e la minor perdita di quelli che sono gli elementi nutritivi. Numerosi sono i contadini che si affidano alla cover crops.