L’ora solare è arrivata, portando numerosi cambiamenti di luce ed economici: e se avessimo mantenuto l’ora legale tutto l’anno?
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Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre è scattata l’ora solare. Le lancette dell’orologio sono state spostate un’ora indietro, perciò abbiamo avuto modo di dormire un po’ di più. L’ora solare rimarrà attiva fino al 26 marzo. Da tempo, però, si discute sull’opportunità di mantenere tutto l’anno l’ora legale. Vediamo insieme il perché dei vantaggi che avremmo.
L’ora legale è un sistema che permette di sfruttare al meglio le ore di luce durante la bella stagione, poiché tra marzo e ottobre il sole sorge prima e tramonta più tardi. Fu introdotta per la prima volta nel 1910 con delle interruzioni tra il 1921 e il 1939 e di nuovo tra il 1948 e il 1965. Il cambio dall’ora legale all’ora solare ha dei pro e dei contro (dipende da ogni Paese), sia per la salute che per l’economia. Vediamo quali sono.
Vantaggi ed effetti minori del cambio di ora tra ora legale e ora solare
Quest’anno, con il caro bolletta e le poche riserve energetiche a causa della guerra tra Russia e Ucraina, il tema è molto dibattuto. Adottare l’ora legale comporta alcuni vantaggi, tra cui quelli energetici. Gli ultimi dati raccolti, risalenti al 2020, dicono che grazie all’ora legale il risparmio energetico è stato di circa 400 milioni di kWh di energia. L’ora legale porta anche benefici per l’ambiente: 250 mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera.
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Un recente studio di Conflavora PMI, sostiene che mantenere l’ora legale permetterebbe di risparmiare 2,7 miliardi di euro all’anno. L’ex ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani sostiene, però, in risposta allo studio di Conflavora PMI, che il risparmio energetico non sarebbe così rilevante, se si mantenesse l’ora legale.
Infatti, secondo il ministro, l’ora che si guadagna la sera molto probabilmente si perde la mattina, dal momento che ci si sveglia al buio. Ma a livello europeo qual è la decisione? Nel 2019 il Parlamento europeo ha approvato una direttiva secondo la quale il passaggio annuale tra ora solare e legale è rinviato alla decisione dei singoli Stati membri.
Ad oggi, nessuno dei Paesi europei ha legiferato in merito alla decisione di mantenere l’ora legale tutto l’anno. Un caso a parte è quello della Francia, che più di due anni fa fece una consultazione pubblica, il cui risultato è stato che la maggioranza dei francesi avrebbe preferito mantenere l’ora legale tutto l’anno.
Finlandia e Svezia la vedono in un altro modo. Infatti, al nord le giornate estive sono già molto lunghe durante l’estate. In Finlandia, nei giorni più lunghi il sole sorge prima delle 4 del mattino e tramonta alle 23. L’ora guadagnata quindi non servirebbe nel loro caso né per avere più luce di sera né per risparmiare energia.
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Tuttavia, l’ora legale permetterebbe forti risparmi energetici, almeno nei Paesi dell’Europa meridionale. Guadagnare un’ora di luce nel pomeriggio è decisamente meglio, sia economicamente, sia produttivamente che a livello di umore, rispetto a un’ora di luce in più al mattino. Non sfruttare un’opportunità del genere, specialmente in un periodo storico così delicato, sa tanto di occasione persa.